“Ovunque, basta che non stai nella galleria di Masone, perché quello è un problema”. Questa battuta di Giovanni Toti, fatta in chiusura del dibattito dello scorso 12 dicembre sulla strategia digitale di Regione Liguria ha fatto infuriare i cittadini della Valle Stura, tanto da costringere Toti alle scuse inviate per lettera ai cittadini che avevano protestato pubblicamente.
La boutade di Toti era arrivata in risposta alla domanda sulla connettività all'interno delle gallerie autostradali liguri.
Una cittadina e dirigente scolastico, Ivana Ottonello ha inviato una pec all'indirizzo della presidenza della Regione. Lo stesso hanno fatto altri residenti nella valle.
“Sono un cittadino della LIGURIA, - si legge nella lettera - abito a Masone. Mi è capitato di sentire il suo intervento al Convegno Liguria, la strategia digitale in 50 progetti – Porto Antico – 12 dicembre – ore 16.00. Parlare di connessione migliore verso la Papuasia che verso la ‘galleria di Masone’ credo significhi che lei ha ben presente il problema che stiamo vivendo. C’è altro che si può fare oltre a citarci ironicamente in un Convegno dove si parla di digitalizzazione della Liguria e di salto di qualità, grazie all’utilizzo delle tecnologie? Spero davvero in una sua risposta o in una sua visita a Masone, dove poter rispondere non solo a me, ma a tutte quelle persone che non hanno gradito essere considerati più isolati delle isole Aru, con rassegnazione. Credevo Lei avesse il compito di rimuovere gli ostacoli, di provare a connetterci ed invece ci cita come gli isolati: un dato di fatto. La Liguria avrà i suoi 50 progetti. Voi avete ed avrete l’isolamento. Aspetto, ma la rassegnazione non mi caratterizza”.
Indignata anche la sindaca di Rossiglione e presidente dell'unione dei comuni Stura, Orba e Leira Katia Piccardo, che su Facebook ha scritto: “Come si possa lontanamente pensare di ironizzare sulla drammatica situazione infrastrutturale della Valle Stura è un mistero. Se poi si ha un preciso e tutt'altro che irrilevante ruolo istituzionale che dovrebbe essere a tutela del territorio (e non per sbeffeggiarlo) il mistero si fa ancora più fitto. Eppure c'è chi ha avuto questa brillante pensata, durante un convegno pubblico. Mi limito a questo perché decido di vederci esclusivamente qualcosa di... 'misterioso'. Detto ciò, mi tocco per vedere se ci siamo”.
La risposta di Toti non si è fatta attendere, il presidente ha inviato una mail ai cittadini che avevano protestato, ma la risposta, identica per tutti coloro che gli hanno scritto, non è piaciuta.
“Ho letto con attenzione e un po' di stupore la vostra lettera. - scrive Toti - Vi prego di non farvi trascinare in strumentalizzazioni che niente hanno a che vedere con il delicato tema della viabilità. Vi chiedo di riguardare il video con attenzione: la mia è stata solo una semplice battuta, peraltro non riferita assolutamente ai lavori e alle manutenzioni delle nostre autostrade, ma alla situazione della rete telefonica totalmente assente nelle gallerie della nostra regione (credo che nessuno possa smentirmi). Il fatto di sottolinearlo, anche ironicamente, non aveva intenzione di offendere nessuno né tantomeno sminuire i problemi del vostro territorio di cui ci siamo sempre occupati. Pur non avendo diretta competenza in materia autostradale Regione Liguria è costantemente impegnata affinché i cantieri aperti possano impattare il meno possibile sulla vita degli utenti, mettendo però sempre al primo posto la sicurezza delle nostre autostrade. Anche sulla telefonia abbiamo più volte chiesto ai gestori telefonici di impegnarsi per garantire la rete in tutte le nostre gallerie. Spero con le mie parole di aver chiarito il malinteso per non lasciare alcuno spazio a ogni tipo di fantasiosa interpretazione o polemica strumentale. Colgo l'occasione per porgervi i miei più cordiali saluti e augurarvi delle serene festività”.
“L'attenzione al cittadino, ad ogni singolo cittadino dovrebbe essere il cuore ed il motore della politica. - ha replicato Ivana Ottonello sul suo profilo Facebook - Non per dare ragione al cittadino. Il cittadino non ha sempre ragione. A volte vede i fatti da un punto di vista che può non aderire completamente a quanto accaduto. L'ascolto è importante. Da una osservazione, da una critica possono nascere forme di collaborazione, elementi di argomentazione anche illuminanti. Il cittadino può comprendere e capire meglio. Le risposte-fotocopia però no. Il riferimento a strumentalizzazioni (di chi?), la posizione di difesa che diventa attacco però no. Ci siamo sentiti offesi. A chi lo dobbiamo dire? Non possiamo oltrepassare, almeno con le nostre mail, il passo del Turchino? Non possiamo verificare il livello di connessione con chi ci rappresenta? Test connessione: fallito”.