L’obiettivo è ambizioso, l’intento è prezioso. Restituire a Villa Pallavicini un altro pezzo importante della sua straordinaria bellezza, proseguendo tutto il grande lavoro che è stato fatto nel corso degli ultimi anni.
C’è da restaurare l’antico pavimento a mosaico ottocentesco che si trova nella Sala della Torre, all’interno di quel parco che è stato premiato come più bello d’Italia nel 2017. Per questo, ci si affida alla generosità della cittadinanza e nei giorni scorsi è stata aperta una campagna di crowdfunding (raccolta popolare). La si può visionare al seguente indirizzo, e sulla piattaforma si può donare attraverso una semplice procedura: https://www.retedeldono.it/it/salviamo-il-pavimento-della-torre.
Il target da raggiungere sono, per il momento, 29mila euro. “Ad oggi - raccontano gli organizzatori dell’iniziativa - il pavimento della Sala della Torre è talmente degradato che abbiamo dovuto sospendere l’accesso alla sala ai visitatori. Vista l’urgenza del recupero e per restituire l’accesso alla magnifica sala, si è deciso un intervento eccezionale: un recupero a ‘strappo’ del mosaico che sarà poi portato presso un laboratorio di restauro specializzato a Campo Ligure, dove verrà restaurato. Parallelamente, ma al fuori di questa campagna di raccolta fondi, il mosaico originale restaurato sarà applicato su un supporto che ne permetterà l’esposizione nel complesso Pallavicini e si procederà con la realizzazione di una copia identica da posare al posto dell’originale nella Sala della Torre. In questo modo, il Parco potrà riaprire l’accesso alla Sala e, nello stesso tempo, garantire la visione del mosaico originale che sarà museizzato in un locale del complesso Pallavicini: un intervento che restituirà un’opera d’arte ai nostri visitatori e alle future generazioni”.
Il Parco di Villa Pallavicini a Pegli, costruito nel 1846 dal marchese Ignazio Pallavicini, è un museo a cielo aperto realizzato secondo un percorso scenografico teatrale con quindici scenografie, una delle quali è il Castello del Capitano che ospita la Sala della Torre.
Intanto, mentre prosegue questa importante campagna, ecco il calendario delle aperture straordinarie invernali, dalle 10 alle 17 e con ultimo ingresso alle 15. Sarà possibile ammirare le nuove e splendide camelie invernali domenica 4 dicembre, giovedì 8, domenica 11 e domenica 18.
Il Camelieto di Villa Durazzo Pallavicini oggi è un viale di duecento metri con veri e propri alberi di camelie che superano i sei metri. Una ricchezza straordinaria: 150 piante tutte diverse. Si tratta della specie Camelia Japonica che, crescendo e sviluppandosi nel tempo, ha dato vita a centinaia di cultivar dai diversi colori e dalle diverse forme e quantità di petali. Tra i cultivar di pregio spiccano: la Vergine di Colle beato, la Warratah rubra, l’Incarnata, l’Eleonora Franchetti, la Bella di Firenze, l’Omar Pacha, la Magnoliaeflora e la Diamantina. Uno spettacolo dal grande valore botanico che resta immutato nel tempo. Il Camelieto, oggi il più sviluppato d’Italia e tra i più importanti d’Europa, all’epoca rappresentava un vero ombelico botanico del mondo. I registri dei visitatori parlano chiaro: gli amici del marchese - perché ovviamente si entrava solo su invito del padrone di casa - provenivano da New York, dal Cile, dalla Russia. Adesso è una grande bellezza a portata di tutti.