La commissione medica dell’Agenzia della Sanità Ligure ha dichiarato che esiste un nesso causale fra il vaccino Astrazeneca e la morte di Francesca Tuscano, la 32enne insegnante di Genova, che perse la vita il 4 aprile 2021 in seguito a una reazione avversa. La dichiarazione arriva dopo la perizia della procura.
Come riportato dall’edizione online di Repubblica, i familiari di Tuscano sono ancora in attesa del risarcimento destinato ai parenti aventi diritto che ne fanno domanda, nel caso in cui la morte del danneggiato sia stata determinata dalle vaccinazioni”: è stato infatti stanziato un fondo di 150milioni di euro per chi ha subito danni in seguito alle vaccinazioni anti Covid.
Il colosso farmaceutico AstraZeneca ha ricevuto una lettera di messa in mora da parte dei genitori di Francesca Tuscano, con richiesta di quantificazioni del risarcimento. Al momento la richiesta non ha ricevuto parere positivo dall’azienda. Fra le altre azioni possibili c’è una richiesta di risarcimento nei confronti del ministero della Salute. Tuscano si era sottoposta a vaccinazione il 22 marzo 2021, accusando forte mal di testa il 2 aprile successivo; il giorno dopo era stata trovata dai familiari priva di coscienza, e ha perso la vita il 4 aprile all’ospedale San Martino. La documentazione medica e la consulenza in mano al pm stabilisce che la trombosi che ha ucciso l’insegnante sia stata scatenata dalla “Vitt”, una rara trombosi cerebrale associata a piastrine basse scatenata nelle giovani donne dai vaccini basati su adenovirus, come appunto AstraZeneca.