Venerdì 25 novembre è stata una giornata molto importante per tutta la popolazione mondiale: quella contro la violenza sulle donne. La giornata è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare tutto il mondo in merito a questo tema di grande attualità.
Purtroppo è un problema che tocca tutte le nazioni del nostro pianeta, ed il nostro paese non ne è escluso, anzi. Tutti i giorni al telegiornale purtroppo sentiamo parlare di casi in cui le donne sono state vittime di un qualsiasi tipo di violenza, e nel peggiore dei casi alcune arrivano anche a perdere la propria vita per colpa di qualcun altro.
Ovviamente con la violenza di genere non si intende solo la violenza fisica che una donna può subire, ma si parla anche di molestie fisiche e verbali, minacce, persecuzioni e violenze psicologiche, anch’esse da non sottovalutare.
Anche quest’anno i dati rilasciati dall’Istat sull’argomento sono stati preoccupanti: le chiamate che sono state fatte al 1522, il numero antiviolenza a cui le donne possono rivolgersi in caso di emergenza, sono state circa 2966, e questo dal primo trimestre del 2022 ad oggi. Per la maggior parte dei casi si tratta di donne italiane e sposate che subiscono violenza domestica molto spesso da parte del proprio compagno o marito. La regione con il numero di segnalazioni più alte è la Lombardia, seguita da Lazio e Campania.
La nostra città in occasione della celebrazione di questo giorno ha organizzato molti eventi questa settimana in vari municipi, scuole e università. All’Università di Genova in via Balbi, ad esempio, venerdì 25 novembre è stato istituito un convegno dedicato al tema della violenza in generale. Si tratta di un evento in cui sono stati coinvolti alcuni studiosi italiani che hanno espresso il proprio pensiero a proposito di questo argomento, a cui hanno partecipato anche associazioni e vari centri.
Ancora, sono state installate due nuove panchine rosse in piazza Suppini e nel quartiere di Struppa, sull’Acquedotto storico, e la fontana di Piazza De Ferrari si è colorata completamente di rosso per l’occasione.
Interessante vedere come anche il mondo dei social ha voluto ricordare e celebrare questa importante giornata, a modo suo: su TikTok alcuni creator famosi hanno pubblicato dei contenuti molto toccanti inerenti al tema. L’influencer Maryna (@marynaofficial) ad esempio, che solitamente si occupa di comicità, ha fatto commuovere il popolo del web con un monologo ideato da lei stessa. “Mi chiamo Marina e credo nell’amore” è il titolo del breve video, il quale parla di una ragazza che purtroppo, con il passare del tempo, smetterà di credere proprio nell’amore a causa di un incontro sbagliato che le rovinerà la vita. Anche Anastasia (@parpaglions), che è una famosa tiktoker, ha pubblicato un monologo da brividi che si chiama “Margot”: la storia di un’altra ragazza che ha subito violenza nel corso della sua vita, e che porta con sé le conseguenze di queste molestie: “io non so se Margot sopravviverà, non so se un giorno sconfiggerà le sue paure e riuscirà a dormire al buio”.
È importante non dimenticare mai che purtroppo la violenza di genere esiste, e non solo sulle donne. Bisogna specificare che anche gli uomini molto spesso purtroppo si ritrovano a subire violenza domestica dalle proprie mogli o compagne. L’istituzione di giornate di questo genere è fondamentale per cercare di sensibilizzare tutti gli individui il più possibile, e per ricordare tutte le vittime che ogni giorno in qualche parte del mondo subiscono della violenza.
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