In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne sono state installate due nuove panchine rosse, in piazza Suppini a Struppa e sull’acquedotto storico a San Gottardo. Anche queste, come le altre presenti sul territorio genovese, sono il simbolo permanente di un percorso di sensibilizzazione e stimolo ad un necessario cambio di passo culturale e di educazione al rispetto. Un’ulteriore azione per contrastare un fenomeno ancora tragicamente presente nella nostra società.
Le panchine rosse, sulle quali campeggia il numero telefonico antiviolenza e stalking 1522, sono state donate da Conad Nord Ovest nell’ambito di un progetto nazionale e dalla Federazione dell’Acquedotto Storico, entrambe con il supporto del Comune di Genova e del Municipio IV Media Val Bisagno.
Alle inaugurazioni di questa mattina sono intervenuti l’assessore comunale alle Pari Opportunità Francesca Corso, il presidente del Municipio IV Media Val Bisagno Maurizio Uremassi insieme all’assessore municipale Angela Villani, la presidente della Consulta delle Pari Opportunità Cristina Anamiti, la rappresentante di Conad Nord Ovest Sara Deiana e don Isidoro che ha benedetto le panchine.
"Le panchine rosse rappresentano più di un simbolo contro il femminicidio e le violenze sulle donne, sono “monumenti civili” di memoria e di sensibilizzazione affinché a prevalere sia sempre il rispetto – dichiara Francesca Corso, assessore comunale alle Pari Opportunità -. La loro installazione in luoghi pubblici, in particolare quelli frequentati dalle nuove generazioni, come quelle inaugurate oggi in Val Bisagno, contribuiscono a tenere lontana l’indifferenza e a mantenere vive le riflessioni su un tema che quotidianamente colpisce la nostra società e che deve essere affrontato attraverso l’educazione e una sempre più efficace tutela delle vittime. È un grande piacere riscontrare che a Genova il numero di queste panchine stia crescendo esponenzialmente anche con il contributo di realtà private e commerciali a cui va il mio personale ringraziamento e quello della nostra Amministrazione".
"Attraverso questa duplice iniziativa desideriamo ricordare tutte le donne vittime di violenza rivolgendo un pensiero particolare alle iraniane che in questo periodo, insieme agli uomini di quel Paese, stanno lottando per la libertà – afferma il presidente del Municipio IV Media Val Bisagno Maurizio Uremassi –. Le donne sono la colonna portante del mondo nella famiglia e nel lavoro. Credo che arrivare ad un’effettiva parità vi siano ancora molte cose da fare ma sono altrettanto convinto che, con l’impegno di tutti, si possano raggiungere risultati importanti".
"Con l’installazione di questa nuova panchina rossa in piazza Suppini vogliamo ribadire con grande convinzione la nostra vicinanza e il nostro supporto a tutte quelle donne che combattono contro qualsiasi forma di violenza e discriminazione – dichiara Sandra Deiana, Socia di Conad Nord Ovest di Genova – In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne siamo orgogliosi di confermare il nostro impegno al fianco del Comune di Genova e dei Centri Antiviolenza del territorio, che con il loro operato supportano le donne in difficoltà. Un progetto concreto a testimonianza dell’impegno del gruppo nel sensibilizzare l’opinione pubblica e supportare la Comunità, promuovendo l’adozione di comportamenti consapevoli e sostenibili".
In Val Bisagno la giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne prosegue con una serie di iniziative nell’auditorium di Molassana aperte da una tavola rotonda organizzata in collaborazione con GAU e Coop animata da donne della Consulta delle Pari Opportunità e Valeria Maimone a cui seguiranno interventi della comunità iraniana, del Centro Antiviolenza e la presentazione del libro “La Casa Rifugio a indirizzo segreto: 20 anni a Genova”. Previsti anche balletti a tema della scuola Live Dance e l’offerta di lavori realizzati dalla scuola delle Vespertine.