Il centro sociale Zapata verso lo sgombero? Nelle scorse ore gli attivisti hanno lanciato un allarme sostenendo di aver ricevuto una notifica di sgombero relativa allo spazio degli ex Magazzini del Sale di Sampierdarena. Secondo quanto riferito l'area sarebbe interessata da un progetto di riqualificazione del Comune che ha ricevuto i fondi del Pnrr.
"L'immobile e l'area - si legge in un messaggio circolato in queste ore - sono inclusi in progetto di riqualificazione del quartiere con finanziamento in PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza), come il comune riceve i fondi relativi attiva il cantiere, al momento si ritiene inizio anno prossimo.
Il collettivo in questa fase richiede la massima partecipazione possibile con attività diurne e/o serate insieme a massima visibilità di esse su social media.
Vediamo tutti cosa possiamo organizzare con loro da subito per non perdere uno spazio fondamentale per la città, che ci ha già permesso di fare 4 serate di rilievo per il progetto".
Dopo il Terra di Nessuno potrebbe quindi toccare al csoa di Sampierdarena.
Dal Comune, l'assessore alla sicurezza Sergio Gambino ha dichiarato a La Voce di Genova di non essere a conoscenza di ipotesi di sgombero per lo Zapata.
Il presidente del Municipio II Centro Ovest Michele Colnaghi ha detto al nostro giornale di non avere ricevuto comunicazioni in merito: "Di certo - ha detto Colnaghi - i Magazzini del Sale lato Ponente fanno parte dei progetti del Pnrr quindi immagino che per risistemarli i locali dovranno essere quantomeno liberi. Non ho però al momento visto progetti a riguardo, sono all'oscuro rispetto a cosa vogliono farci dopo il restauro".
Del possibile sgombero dello Zapata si discute da diversi anni. A proporlo era stato nel 2019 l'allora assessore alla sicurezza Stefano Garassino.
"Evidenziamo la nostra preoccupazione perché da una parte riteniamo importanti i processi di riqualificazione ma non vorremmo che questo iter portasse alla sparizione di una realtà sociale come quella dello Zapata, inserita nella storia di quel quartiere e che in questi anni ha sviluppato forti sinergie a tutela della socialità della zona - commentano in una nota i rappresentanti di Linea Convisa -. Il Centro sociale Zapata è stato in questi anni un punto di riferimento per moltissimi giovani e non solo. Vogliamo dunque chiarezza sul suo futuro perché riteniamo fondamentale la salvaguardia di una realtà sociale, culturale e associativa che caratterizza l’identità di quel territorio.
Sarebbe ottuso da parte del Comune negare l’esistenza di tutto questo senza trovare una soluzione, come ancora più ottuso sarebbe disintegrare il positivo fermento culturale e sociale che è stato creato in questi anni".