Prosegue il Programma di Rigenerazione Urbana della Regione Liguria, un progetto a cui stiamo lavorando da tempo, di concerto con le amministrazioni locali, che consentirà di dare un nuovo volto al nostro territorio, con l’obiettivo di migliorare la qualità abitativa dei cittadini e l’assetto urbanistico oltre che paesaggistico, senza aggiungere un solo metro cubo di cemento, nel pieno rispetto dell’ambiente”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola, a seguito dell’approvazione da parte della Giunta regionale della graduatoria di assegnazione dei fondi ai Comuni per finanziare progetti di Rigenerazione Urbana.
“In un anno – prosegue l’assessore Marco Scajola - abbiamo finanziato ben 76 progetti, tutti esecutivi o immediatamente cantierabili per un ammontare complessivo di oltre 14 milioni di euro. Grazie alla Legge 145 del 2018 e al Forpa (Fondo Politiche Abitative), in questa fase, abbiamo stanziato oltre 5,2 milioni di euro per finanziare 25 nuovi progetti per altrettanti interventi volti alla riqualificazione di borghi di pregio, al recupero di percorsi pedonali e attrezzature di interesse pubblico, alla creazione e al miglioramento di spazi di aggregazione sociale. Quest’anno, ascoltando le richieste pervenute dal territorio, abbiamo sfruttato anche l’opportunità del Fondo Politiche Abitative per inserire, in alcuni progetti, la realizzazione di nuovi alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. I programmi presentati dai Comuni che non sono saranno finanziati in questa fase, potranno comunque accedere ad altre risorse ed in particolare al Fondo Strategico Regionale o essere ripresentati nel 2023. Regione Liguria – conclude l’assessore Marco Scajola - si rende parte diligente e si adopererà per trovare altri fondi, per consentire ai Comuni di realizzare gli interventi proposti. Sono soddisfatto del lavoro svolto fino ad oggi, frutto dell’ascolto e del confronto con i Comuni, per una Liguria più bella e più vivibile, con grande attenzione al recupero dell’esistente, senza consumo di nuovo suolo”.