C'è uno spiraglio per l'ambulatorio medico in Val Trebbia che dal 2 novembre non sarà più attivo nei comuni di Fontanigorda e Gorreto. Questo pomeriggio i sindaci della valle hanno incontrato i vertici Asl e il vice direttore di Anci Luca Petralia, a cui hanno esposto la situazione. L'Asl si è impegnata a formulare un piano entro una settimana che prenda in considerazione le esigenze dei comuni.
Il medico responsabile ha comunicato l'impossibilità a proseguire con l'impegno a Fontanigorda e Gorreto, mentre l'ambulatorio dovrebbe rimanere aperto a Rovegno e Montebruno per tre mezze giornate a settimana
I cittadini chiedono di non essere lasciati soli. “Il problema non è solo economico – ha spiegato il sindaco di Fontanigorda Bruno Franceschi – ma anche relativo alla mancata disponibilità dei medici di partecipare ai concorsi”.
I sindaci hanno chiesto all'Asl che l'ambulatorio rimanga aperto con personale medico. “Questa è una richiesta che abbiamo fatto espressamente – continua il sindaco – esistono anche gli infermieri, ma crediamo sia necessario che l'ambulatorio sia gestito da un medico”.
Il caso era stato sollevato nei giorni scorsi dal capogruppo della Lista Sansa Ferruccio Sansa: “Nonostante le promesse gli abitanti di Fontanigorda non avranno ambulatorio medico. Attenzione: rischiamo di buttare via 400mila euro stanziati grazie a un ordine del giorno della nostra lista proprio per assumere medici dell'entroterra. Vanno spesi entro fine anno. Siamo pronti a ogni mobilitazione per evitarlo”.