![Palazzo Ducale, Bizzarri: "Sono curioso di sapere i motivi di una mia sostituzione" (Video)](https://www.lavocedigenova.it/fileadmin/archivio/lavocedigenova/luca_bizzarri_29set2022.JPG "Palazzo Ducale, Bizzarri: "Sono curioso di sapere i motivi di una mia sostituzione" (Video)")
“Sono curioso di sapere che cosa succederà nel mio futuro, sono curioso di sapere le eventuali motivazioni della mia sostituzione che spero non dipendano da altri fattori, se non da quello che ho fatto qua”. Così Luca Bizzarri, presidente 'sospeso' come lui stesso si è definito, della fondazione Palazzo Ducale. La sua nomina sta per scadere e sembrerebbe, secondo i rumors, che non sarà confermato all'incarico che ricopre dall'agosto del 2017.
Ripercorrendo i cinque anni alla guida della fondazione, ha spiegato: “Abbiamo passato momenti molto complicati, devo dire che però abbiamo reagito molto bene e anzi, dopo questi anni restituiamo alla città un Palazzo ancora più bello e di valore. C'è uno spazio in più, il piccolo teatro che darà alla città una possibilità in più di aggregazione. Il restauro delle facciate siamo riusciti a farlo in tempi record, c'è ancora il grande sogno della torre Grimaldina per cui abbiamo chiesto dei fondi del Pnrr che speriamo di ottenere. Quella sarebbe la ciliegina sulla torta di una presidenza come la mia, che è stata molto travagliata, ma che ha portato buoni, se non ottimi risultati”.
A proposito della possibile fine della sua presidenza ha aggiunto: “Non dovete chiederlo a me, io sono curioso di sapere che cosa succederà nel mio futuro, sono curioso di sapere le eventuali motivazioni della mia sostituzione che spero non dipendano da altri fattori, se non da quello che ho fatto qua. Io sono a disposizione della città, ho un ottimo legame con Serena Bertolucci che forse è l'unico vero atto ottimo che ho fatto qui, il fatto di volerla a tutti i costi. Lei sta facendo e ha fatto, insieme ai nostri collaboratori un lavoro meraviglioso, certamente io continuerei volentieri. Finora non ho saputo niente, sono in attesa di sapere”.
Bizzarri ha poi risposto alla domanda sull'assenza di un assessore alla cultura nel Comune di Genova.
“Non so se sia un problema, per noi no. Io a un certo punto ho anche pensato che Palazzo Ducale potesse essere assessore alla cultura di Genova, sarebbe la cosa migliore essendo la fondazione culturale più grande e più aggregativa. Così non è ma credo siano problemi che riguardano il sindaco che ottimamente sa fare il suo mestiere”.
Infine, rispondendo alla domanda su cosa penserebbe di Giorgia Meloni presidente del consiglio, ha dichiarato: ”Ha vinto le elezioni e se siamo in democrazia sarà giustamente presidente del consiglio”.
Nel corso della conferenza stampa è intervenuta anche la direttrice della fondazione Palazzo Ducale Serena Bertolucci.
"Finché il Ducale riesce a mantenere una posizione, - ha aggiunto - quella che noi difendiamo in tutti i modi di centro culturale. Certo è che la cultura deve essere rappresentata, c’è bisogno che faccia sentire la propria voce perché non siamo sussidiari, siamo la spina dorsale della cittadinanza, formiamo e costruiamo cittadini, ogni soldo speso in cultura è speso per la costruzione di cittadini. È il motivo per cui lavoro qui e mi auguro la città sia sempre un centro culturale. Sarei felice se il presidente fosse confermato, credo che la possibilità di avere una persona che dà così fiducia e libertà di azione sia una cosa rara, se il ducale ha potuto avere questi risultati e abbiamo potuto fare di più, come questi restauri che sono un impegno importante sostenuto con capitale anche della fondazione, è perché abbiamo potuto lavorare con grande libertà.
Verranno proposte soluzioni, tavoli di lavoro, mi preoccuperebbe la situazione solo se la cultura non avesse più voce e venisse confusa col turismo, Deve essere ribadita l’importanza dei progetti culturali, che deve avere voce, anzi, deve urlare.
Io assessore non mi vedo, bisogna avere talento per fare politica. Io sono una tecnica, provo a fare il mio meglio nei musei, sono 'roba da museo' e credo di dover restare lì".
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