Economia - 01 settembre 2022, 11:00

Persone&Aziende, Gianluca Dardato: "Dal confronto tra i membri di AIDP nascono spunti interessanti per valorizzare le nostre organizzazioni" (Video)

AIDP va incontro a tutti i professionisti che lavorano nel campo delle risorse umane, in Liguria ne fanno parte circa duecento soci, in tutta Italia sono circa quattromila

Persone&Aziende, Gianluca Dardato: "Dal confronto tra i membri di AIDP nascono spunti interessanti per valorizzare le nostre organizzazioni" (Video)

Per il ciclo di incontri con AIDP, l'Associazione Italiana Direzione del Personale, abbiamo intervistato Gianluca Dardato, Chief human resources officer di Esaote.

AIDP va incontro a tutti i professionisti che lavorano nel campo delle risorse umane, in Liguria ne fanno parte circa duecento soci, in tutta Italia sono circa quattromila. 

Il tema delle risorse umane è oggi particolarmente interessante: un tempo era un semplice ufficio del personale, ma oggi è moltissime cose in più: cosa significa fare questo mestiere in un periodo complesso come questo?

In questo momento credo che il nostro sia un ruolo assolutamente impegnativo, ma al contempo sfidante, e devo dire anche stimolante e appagante. Stiamo assistendo a situazioni che mai nella nostra vita avremmo immaginato di dover affrontare, siamo passati attraverso la pandemia che ha scombussolato completamente le nostre esistenze, e non solo quelle lavorative, stiamo affrontando situazioni macroeconomiche a cui non eravamo assolutamente abituati: queste situazioni si stanno configurando in una trasformazione del mondo del lavoro, sia dal punto di vista dei paradigmi organizzativi sia da un punto di vista dell’approccio culturale al mondo del lavoro. 

Sono tutte dinamiche che, peraltro, si stanno sovrapponendo a situazioni che erano già esistenti: mi riferisco in particolar modo a un ricambio generazionale in atto, con generazioni che sono molto distanti fra loro e hanno esigenze e modi di vedere diversi. Sicuramente c’è la sfida di riuscire a trovare un equilibrio, un giusto mix e una giusta risposta alle esigenze differenti che si possono trovare all’interno di un’organizzazione. 

Poi è evidente che più l’organizzazione è grande e più le difficoltà aumentano, perché queste distanze sono molto più evidenti, ma sicuramente il ruolo che in questo momento l’HR si sta assumendo, e deve prendersi la responsabilità di assumersi, è riuscire a traghettare in questa fase di cambiamento, essere protagonista, essere un business partner  sia per i quadri direttivi sia per impiegati e operai che hanno la necessità di avere dei punti di riferimento solidi. 

Sicuramente in questo momento storico il nostro ruolo ha una valore sempre crescente: probabilmente mai come oggi viene anche riconosciuto dalle persone che collaborano con noi e con cui abbiamo contatti. Siamo un punto di riferimento importante e al contempo siamo riconosciuti da chi lavora con noi come chi non deve soltanto stimolare, ma anche rassicurare, all’interno di un contesto non facile”.

Ci sono aspetti formativi nella professione dell’HR?

La formazione sicuramente è importante, come in tutti gli ambiti.

Credo che nel nostro ruolo ci siano anche altri due elementi altrettanto importanti: l’esperienza e la capacità di ascolto, il saper costruire delle buone relazioni con le persone. 

Oggi saper ascoltare è fondamentale, proprio per recepire e conoscere le esigenze, saperle raccogliere e convogliare. Queste attività non vanno portate avanti per lasciarle fini a se stesse, ma proprio per cercare di trovare delle risposte e delle soluzioni a quanto dicevo prima: essere un punto di riferimento significa da una parte portare ai vertici aziendali quelle che sono le esigenze delle persone, dall’altra saper dare delle risposte. 

Un’organizzazione che è in grado di affrontare queste tematiche con assoluto buonsenso, empatia e disponibilità sarà un’organizzazione in grado di fare la differenza e in cui le persone si ritrovano. 

Credo sia passato il periodo in cui si guardava alla massimizzazione del profitto: oggi credo che un’ambiente ecosostenibile da un punto di vista sociale e non solo economico, sia un ambiente che le persone cercano per potersi esprimere al meglio. 

Oggi la grossa sfida non è quella di dovere sempre stimolare le persone, ma di creare le condizioni giuste affinché le persone trovino una corale energia nell’attività che svolgono, proprio perché si sentono responsabili e partecipi di quello che fanno tutti i giorni. 

Diventa fondamentale il fatto che una persona possa trovare soddisfazione nel proprio lavoro: non significa andare a divertirsi, ma significa andare a lavorare volentieri. Oggi molte attività vengono svolte da remoto, ma sicuramente si parla del riuscire a trovare soddisfazione in quello che si fa: questo è un elemento che può fare la differenza”.

In questo contesto cosa vuol dire far parte di una realtà come AIDP?

È assolutamente importante. Oggi credo che al di là delle conoscenze tecniche, su cui sicuramente AIDP ha un ruolo importante, perché è si occupa di convogliare tutti gli aggiornamenti professionali di cui ognuno di noi ha necessità, sia fondamentale per costruire delle relazioni, dei network per capire dai diversi punti di vista come si possono affrontare le situazioni. 

Non c’è sicuramente una ricetta che vale per tutti, perché ovviamente ci sono poi culture differenti che possono dipendere dalla geografia dell’azienda, dalla logistica, dalla propria storia, però sicuramente aiuta un confronto ed è sempre più importante per capire quali sono i trend, per cercare di capire quali sono le best practice che poi possono essere adattate alle singole realtà. Sicuramente dal confronto tra di noi nascono spunti interessanti per poter valorizzare quelli che sono i contenuti e le risorse delle nostre rispettive organizzazioni”. 

AIDP è un’associazione apolitica e senza fine di lucro che riunisce tutti coloro che operano nel nostro Paese in funzioni direttive, di responsabilità e di consulenza nell’area del Personale di aziende e istituzioni pubbliche e private nonché coloro che si occupano delle problematiche del rapporto “Persona e Lavoro” in qualità di studiosi, ricercatori e accademici.

Costituitasi nel 1960, AIDP è presente su tutto il territorio nazionale attraverso 17 gruppi regionali per valorizzare, condividere e incentivare uno sviluppo serio e responsabile delle professionalità HR.

Attraverso iniziative, pubblicazioni, progetti e ricerche sulle più importanti tematiche attinenti il mondo del lavoro e il futuro della direzione HR AIDP è fonte di servizi professionali e motore di sviluppo della professionalità dei Soci. L’Associazione organizza annualmente il proprio Congresso Nazionale che costituisce l’appuntamento italiano fondamentale per l’aggiornamento e l’analisi strategica sul management delle Risorse Umane.

AIDP oggi riunisce oltre 4000 Soci. Con AIDP promotion srl e i gruppi regionali organizza gratuitamente per i propri Soci oltre 250 incontri formativi d’eccellenza all’anno e attiva confronti e analisi di aggiornamento sul mercato del lavoro e sul business delle Human Resources. AIDP è partner riconosciuto dalle istituzioni per analizzare e interpretare lo scenario del lavoro italiano, a livello internazionale è componente attiva di EAPM (Associazione Europea di Direzione del Personale), WFPMA (Federazione Mondiale delle Associazioni di Direzione del Personale) e fondatrice di FMRH (Federazione Mediterranea per lo studio e la diffusione delle tematiche relative alla gestione delle Risorse Umane). Nel 2006 aderisce al Global Compact dell’ONU e contribuisce alla stesura del primo Codice Etico-Deontologico dei Responsabili delle Risorse Umane nell’area euro.

Per conoscere di più sulle attività di AIDP Liguria e su come aderire: https://www.aidp.it/gruppo/liguria.php 

Redazione

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