Politica - 26 luglio 2022, 17:30

Aumento Irpef, scontro in consiglio comunale, Piciocchi: “Polemica strumentale”

Secondo la giunta lo Stato taglia l’aliquota per permettere ai comuni di alzarla

Aumento Irpef, scontro in consiglio comunale, Piciocchi: “Polemica strumentale”

Oggi il consiglio comunale è stato acceso dalla discussione sull'aumento dell’aliquota Irpef

Il vicesindaco Pietro Piciocchi ha presentato la manovra di assestamento del bilancio del comune per l’anno corrente che costerà 13,4 milioni di euro ai genovesi.

Una questione non vede d’accordo i banchi dell’opposizione con il Partito Democratico che attacca la giunta Bucci: 

“Il primo atto della Giunta Bucci – dichiarano i consiglieri comunali del Pd – è rappresentato da 13,4 milioni di euro di tasse in più per i genovesi. Il tutto attraverso un percorso lampo che ha reso impossibile capire la ragione di tale provvedimento e la possibilità di percorrere strade diverse rispetto allo scaricare sulle tasche dei genovesi le necessità dell’amministrazione.

Viene da chiedersi cosa sarebbe accaduto senza il taglio dell’Irpef voluto dal Governo, che permetterà a una parte di genovesi di limitare l’impatto negativo di questa stangata voluta dalla giunta Bucci. Quello che poteva rappresentare per i genovesi un’opportunità di spesa per i propri bisogni, finirà per essere invece uno strumento per limitare i danni delle scelte della giunta Bucci”.

Alle critiche risponde lo stesso assessore Piciocchi spiegando che non è previsto alcuno aumento ma si tratta di una manovra voluta proprio dal Governo. Lo Stato ha infatti deciso di ritirare la propria capacità impositiva per concedere agli enti locali maggiori margini.

“Oggi adottiamo una manovra che recepisce una norma dello Stato che, tra l’altro, il Partito Democratico ha votato convintamente nel Decreto Aiuti - sottolinea Piciocchi - Si tratta di una manovra per sostenere i comuni e metterli in condizione di mantenere il proprio equilibrio di bilancio. Lo Stato ha previsto che le amministrazioni comunali possano adottare una serie di misure tra cui limitati incrementi dell’addizionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche, incrementi che trovano capienza in una riduzione di aliquota dell’Irpef che lo Stato stesso ha disposto.

Questa manovra va nella direzione di un’attuazione del federalismo fiscale, cioè in una condizione di invarianza di pressione fiscale (anzi in questo caso diminuisce) lo Stato ritira la propria capacità impositiva per lasciare spazio a quella de comuni.

Quello che conta è che il cittadino non debba pagare di più. Noi sappiamo che per effetto di questa manovra, combinata con la riduzione degli addizionali statali, i cittadini genovesi nel 2022 pagheranno meno imposte dirette fino ai redditi di 100 mila euro rispetto a quanto non è stato nel 2021.

Quindi sono polemiche strumentali. Città come Torino, Napoli e Palermo hanno avviato queste manovre che recepiscono indicazioni che lo Stato dà agli enti locali. Non c’è alcuna stangata ma c’è una diminuzione che probabilmente è meno di quella che sarebbe stata senza questa manovra ma questa è l’indicazione che ha dato il legislatore”.

La pratica è passata con i voti della maggioranza, tra le polemiche dell'opposizione.

Marco Garibaldi


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