“L’assestamento di Bilancio della Regione Liguria manca di una prospettiva di medio e lungo termine: nessuna progettazione, ma solo normale amministrazione. La pandemia non può essere ancora una volta una giustificazione per i pochi investimenti e le mancate scelte della Giunta. Compito di un governo regionale è quello di mettere in campo azioni concrete per affrontare i prossimi mesi e guardare al futuro con più determinazione”, così il consigliere regionale del Partito Democratico Armando Sanna, relatore di minoranza durante la presentazione dell’Assestamento di bilancio della Regione
Le mancate scelte su ambiente, energie rinnovabili e crisi climatica nonostante le proposte della minoranza: “Nessuna attenzione è stata rivolta a scelte di transizione ecologica che si sarebbero dimostrate fondamentali per contrastare la crisi energetica alle porte. In più occasioni come minoranza abbiamo presentato proposte per stimolare l’uso delle energie rinnovabili, a partire dalle comunità energetiche, ottimo strumento per costruire uno sviluppo sostenibile anche da un punto di vista etico e sociale. Ma dall’amministrazione nessun progetto è stato portato avanti per la loro realizzazione, anzi, da due anni manca un Piano energetico regionale aggiornato. Questa assenza di sensibilità sulle tematiche ambientali non può non ricadere anche sulle misure per contrastare la siccità e la crisi climatica.Ora è necessario sostenere le imprese del settore per evitare drammatiche conseguenze a livello occupazionale e produttivo. Bisogna raddoppiare gli sforzi per mitigare il più possibile l’impatto della crisi climatica sull’ambiente e sulle persone”.
Lo spauracchio dell’aumento dei livelli occupazionali: “Il tanto sbandierato dato che parla del 2021 come l’anno della ripresa post pandemia è uno specchietto per le allodole che la giunta continua ad agitare per nascondere la mancanza di politiche di contrasto alla precarietà. Si tratta infatti di un aumento di contratti a tempo determinato e quindi precari, che nulla hanno a che vedere con un’occupazione stabile. Ma dalla Giunta nessuna politica è stata messa in campo per contrastare questa tendenza”, precisa Sanna guardando ai dati.
L’immobilismo sulla scuola: “Nella nostra Regione si registra una percentuale del 37,5% di edifici scolastici vetusti, contro una media nazionale del 17,8%. Investire su questa grande infrastruttura quale l’edilizia scolastica, potrebbe contribuire in modo considerevole anche a una ripartenza del comparto edile e, a medio termine, ad un recupero di parte delle risorse investite nell’efficientamento energetico, con risparmi considerevoli dei consumi energetici delle scuole. I numeri però parlano chiaro, cosa aspetta la Regione a intervenire?”
I mancati interventi sulla Sanità, che vira verso il privato e il giudizio della Corte dei Conti: “Le scelte di questa Giunta in materia sanitaria vanno sempre nella direzione opposta a quella auspicata, mentre bisognerebbe sempre più puntare su una sanità diffusa sul territorio, la maggioranza punta a dare risposte ospedalo-centriche e residenziali con una forte vocazione verso il privato, del tutto inadeguata alle sfide e ai bisogni dei cittadini, avviando un progressivo smantellamento dell’assistenza territoriale. Si va a rilento nel colmare le gravi carenze di personale sanitario, (medici, infermieri, psicologi in particolare) e le conseguenze ricadono sui cittadini che si ritrovano ad aspettare mesi per una visita o esame specialistico. Che la gestione della Sanità di questa Giunta faccia acqua da tutte le parti, lo dimostra anche il giudizio della Corte dei Conti che ha definito la Liguria fanalino di coda del Nord Italia riguardo all’utilizzo dei fondi per disabili e per l’utilizzo dei fondi comunitari: ‘O vengono progettate opere impossibili da realizzare, oppure non si fa un monitoraggio adeguato’, dichiara Sanna citando il giudizio della Corte dei Conti sugli investimenti comunicati”.
“In pratica - conclude il consigliere Pd - siamo di fronte a una Regione ferma, che galleggia, abbiamo presentato una serie di emendamenti per cercare di correggere al meglio l’impostazione dell’Assestamento, perché non c’è più tempo da perdere. Le scadenze sono dietro l’angolo”.