Municipio Ponente - 26 luglio 2022, 17:50

Multedo, il Comune non smentisce l’autoparco in zona Fondega sud

Risposta laconica degli uffici alle interrogazioni di Rita Bruzzone e Luca Pirondini. L’amaro destino di un quartiere che rischia l’ennesima servitù, la perdita dei giardini e nessun trasloco dei depositi costieri

Multedo, il Comune non smentisce l’autoparco in zona Fondega sud

Il Comune di Genova non smentisce la prospettiva di realizzare un autoparco per i mezzi pesanti nella zona di Fondega sud a Multedo. Non la smentisce e neppure ne prende le distanze. È quanto emerso oggi pomeriggio in Consiglio Comunale, durante la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata. Due di queste, a firma di Rita Bruzzone del Partito Democratico e di Luca Pirondini del Movimento 5 Stelle, avevano a oggetto per l’appunto la realizzazione del mega parcheggio per i tir in una di quelle aree un tempo occupate dall’Eni e vicinissime all’autostrada A10. Peccato che a rispondere non ci sia stato l’assessore comunale competente, ovvero Francesco Maresca che ha la delega ai Rapporti con il Porto, e sia invece stata delegata la collega al Sociale, Francesca Corso, che si è limitata alla lettura di poche righe stringate.

Una breve dichiarazione, a firma dell’assessore Maresca e dei tecnici del Comune, dalla quale comunque si evince che un autoparco si farà, che la città di Genova ne ha bisogno, che ne ha bisogno soprattutto il porto. Sul dove, c’è ancora incertezza, ma mentre lo scorso marzo Fondega era stata esclusa a priori, adesso rientra tra le varie ipotesi.

Per questo a Multedo, ma più in generale a Ponente, monta il malcontento. Secondo il Comune di Genova, “l’autoparco è un’esigenza importante per la nostra città, per rendere più produttivo il porto e per avere meno traffico in città. Il Comune si farà carico di questo discorso e valuterà le varie proposte. Fondega è una delle ipotesi, ma non è l’unica”.

Luca Pirondini del Movimento 5 Stelle ricorda che “il Piano Urbanistico Comunale non prevede un autoparco nell’area di Fondega sud, bensì prevede un complesso sportivo e delle aree verdi e boschive, cosa di cui il Comune però non ha mai fatto menzione”. Rita Bruzzone, invece, ha rivolto l’attenzione al quartiere di Multedo, “al quale toccherebbe l’ennesima servitù, senza nessuna contropartita”.

È questo il nodo principale, per quanto riguarda il contesto locale. I documenti ufficiali di Autostrade parlano di un autoparco in zona Fondega sud con oltre duecento posti. E parlano anche di un nuovo casello autostradale (questo sì confermato da Palazzo Tursi) che dovrebbe passare dentro una galleria sotterranea, andando a ‘mangiarsi’ completamente i Giardini John Lennon, ovvero l’unico punto di ritrovo e di socialità del quartiere. Per contro, non c’è nessun documento ufficiale che certifichi la partenza di Carmagnani e Superba e, men che meno, un documento ufficiale che dica che cosa ne sarà di quelle aree.

Quindi, allo stato attuale, Multedo rischia di ritrovarsi con un autoparco in più, con dei giardini pubblici in meno, e con Carmagnani e Superba sempre al loro posto. Questo è il quadro aggiornato e il fatto che l’assessore comunale con la delega specifica non venga ad affrontare i colleghi in Consiglio Comunale, lascia ancora più perplessi.

Che cosa ha da dire il sindaco in merito a tutto questo? Che cosa ha da dire l’assessore comunale Mauro Avvenente, che è stato tra gli strenui oppositori dell’autoparco in zona Fondega sud e che anche su questo punto ha costruito il suo recente consenso elettorale a Ponente? I multedesi saranno traditi o verranno rispettate le promesse? Dal 2017 questo quartiere è stato progressivamente svuotato: non c’è più una scuola materna. Quest’anno non si farà la prima elementare alla scuola ‘Alfieri’. Il centro polisportivo è di là da venire, ogni singola zona di socialità sta morendo. Dietro la risoluzione del casello provvisorio da più di cinquant’anni c’è un prezzo da pagare enorme: cancellazione dei giardini e creazione di un autoparco. È giusto che questo prezzo lo paghi la cittadinanza? Il Comune farebbe bene a far sentire la propria voce, invece di nascondersi dietro le ‘veline’ firmate dagli uffici. Sempre se l’amministrazione ha deciso di stare ancora dalla parte dei cittadini. 

Alberto Bruzzone


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