Attualità - 14 luglio 2022, 19:02

“La presa della battigia”, il presidio in corso Italia per la salvaguardia delle spiagge libere

Le associazioni chiedono il 60% di spiaggia libera in Liguria

“La presa della battigia”, il presidio in corso Italia per la salvaguardia delle spiagge libere

Il Coordinamento Nazionale Mare Libero ha organizzato oggi un presidio in corso Italia per sensibilizzare le persone e le istituzioni sul tema delle spiagge libere.

Fanno parte del coordinamento Legambiente e Adiconsum che da tempo chiedono il 60% di spiagge libere in tutti i comuni, che le concessioni siano disciplinate in modo da tutelare anche i consumatori e non solo i gestori, che le concessioni ai privati costituiscano un’eccezione e maggiori controlli da parte delle Forze dell’ordine e della Capitaneria di Porto.

“Purtroppo in Italia la situazione delle spiagge è snaturata - spiega Stefano Salvetti, presidente regionale ADICONSUM (Associazione Difesa Consumatori e Ambiente promossa da Cisl - I litorali sono stati fagocitati con le privatizzazioni. Abbiamo la gran parte di spiaggia occupata da stabilimenti balneari. Dico un numero: nel 1976 il consiglio di stato diceva che erano state date troppe concessioni, erano un quinto delle attuali. Non si è fatto nulla e la situazione è peggiorata. Entro il 2023 le concessioni decadono, questo ci dà la possibilità di liberare parte di queste concessioni. Inoltre, andando a gara, si pagheranno finalmente dei canoni congrui, rapportati ai volumi di affari. COn questi soldi i comuni potranno finanziare le spiagge libere con la pulizia e i servizi igienici”. 

La manifestazione di oggi si è svolta in contemporanea in varie zone d’Italia: Roma, Rimini, Pozzuoli, Versilia e/o Massa, Tirrenia, Terracina, Marina di Camerota e Castellaneta (TA).

“In Liguria ci sono 114 km di spiagge e più di 1500 concessioni per stabilimenti balneari, campeggi, circoli sportivi e complessi turistici. Significa una concessione ogni 70 metri ed è per questo che il fronte mare disponibile è occupato al 70% - dichiara Santo Grammatico, presidente regionale di Legambiente - In Liguria, per legge, le spiagge libere dovrebbero rappresentare il 40% ma non sono previste sanzioni per chi non rispetta questa percentuale. Bisogna avviare il dibattito su come recuperare alla libera fruizione il nostro mare dopo che la politica regionale, in particolare con l'assessore Scajola, per anni ha illuso, sapendo di illudere, il comparto dei balneari sulla possibilità di derogare la direttiva Bolkestein”.

Marco Garibaldi

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