È stato un riconoscimento importante per l’Aeroclub di Genova e una sorta di ennesima consacrazione della valenza sociale, morale e storica del sodalizio in ambito della città e del mondo aeronautico italiano, la visita del presidente ligure Giovanni Toti, alla sede del club.
Il presidente della Regione Liguria ha dimostrato interesse ma anche competenza sul mondo dell’aviazione, soffermandosi sugli aerei della flotta, schierati nel piazzale Nord, davanti alla palazzina dell’Aeroclub, facendo domande ma anche narrando sue esperienze di volo come passeggero abituale di aerei per lavoro.
Ad accoglierlo il presidente Pino Catrambone, insigne medico e pilota abile da mezzo secolo e tanti soci, che hanno dialogato con lui. E se Catrambone ha descritto con passione unica la bellezza e l’importanza del volo in senso tecnico ma anche umano (“scuola di vita”, lo ha definito), Toti ha replicato confermando e assicurando che la Regione è attenta al club, ne condivide valori e segue con interesse l’attività, anche in funzione dell’importanza del settore nell’attuale società civile.
Una visita durata quasi due ore, intensa, partecipata, della quale va ascritto buona parte del merito ad Emilio Casabona, medico dentista con esperienza vasta nelle rappresentanze della sua categoria. Ma soprattutto ‘aviatore’, ha detto Lilli Lauro, consigliera regionale, che ha accompagnato Toti nella visita. Già vicepresidente del club, è molto impegnato nelle iniziative di questo.
Folta la presenza di soci ma anche istruttori da sempre nel club, come Claudio Sincich, autentica icona della formazione di piloti e istruttore di moltissimi comandanti di linea e dell’astronauta Franco Malerba. O Stefano Stagnaro, comandante in varie compagnie aeree, attualmente istruttore in Inghilterra nei simulatori, da una vita personaggio che segue l’Aeroclub, dov’è stimato e amato. Presenti anche Antonio Fazio, presidente del club per dieci anni e ora vicepresidente, e Fabrizio Lanata, presidente immediatamente prima di Catrambone. Non un elenco di nomi ma di eccellenze, che hanno dimostrato come l’anima del club del volo genovese sia forte, indelebile e con questi personaggi destinata a durare. Presenti anche Alessandro Betti e Lorenzo Lepore (pilota cargo), presidenti del club di Savona e La Spezia perché esiste un’idea interessante di unire le forze tra vari club del volo di una zona ampia. A Toti e alla Lauro sono stati donati crest del club e un cappellino da pilota. Piccoli gesti a fronte di un evento di grande portata. Il valore del volo, per ripetere quanto detto da Catrambone, è umano, di crescita intellettuale e morale, al di là della tecnica che comporta e quindi delle attività cognitive. E questo evento appena descritto lo dimostra.