Attualità - 09 aprile 2022, 17:27

Quando la notizia è buona: l’opera preziosa dei volontari di Scuola Aperta a San Desiderio

Permettono agli scolari di frequentare la scuola sotto casa e li seguono nella didattica. L’Associazione è nata dall’idea di alcune famiglie. E svolge attività pure per adulti

Quando la notizia è buona: l’opera preziosa dei volontari di Scuola Aperta a San Desiderio

Gli orari della elementare a San Desiderio erano ridotti e tanti genitori della località, impegnati nel lavoro, preferivano portare i pargoli in scuole accanto ai loro uffici. Finché un gruppo di genitori, 10 anni fa, nel 2012, ha dato vita a un volontariato che funziona bene ed è attivissimo tuttora.

Rimedio a un problema serio, spiega il presidente dell’associazione di volontari Scuola Aperta, Fabio Galatola, “è nato un gruppo che si è messo in prima linea e ha creato un contesto dove esiste un pre-scuola come forma di accoglienza degli scolari all’arrivo a scuola, e un doposcuola, che svolge attività di supporto ai ragazzi”.

Un dato importante è che Scuola Aperta è una delle pochissime, se non unica associazione, ad avere sede nella scuola stessa e con attività che, precisa ancora il presidente Galatola, “sono comprese nel piano formativo; sono integrate nella scuola”.

La sfida per creare questo gruppo scolastico ora numeroso e che vale attualmente quasi 90 giovanissimi, è seguita da tante famiglie che hanno ancora figli alle elementari, ma anche persone e famiglie i cui ragazzi sono passati attraverso tale esperienza e ora sono passati a scuole superiori, terminata quella elementare.

Il tutto conta una quarantina di volontari, sempre presenti e attivi, convinti della loro azione. E che collaborano con educatori professionali. Segno di come il gruppo è forte, partecipe, convinto e ha ideali sentiti di aiutare le famiglie, tipiche dei nostri giorni, con entrambi i genitori occupati nel lavoro e spesso anche con orari complessi e che non si conciliano molto con le esigenze familiari, anche più comuni e normali, come la scuola per i figli.

Ma Scuola Aperta non si limita a seguire i ragazzi e i loro studi, perché ha aggiunto altre forme di attività, come la musica. “Abbiamo tenuto un concerto qui sul posto - ricorda Fabio Galatola - con gli orchestrali del Carlo Felice, che sono venuti a San Desiderio per accompagnare con i loro strumenti il coro dei bambini. Ed è stato un momento molto bello, intenso e persino di qualità”.

“Noi ci rivolgiamo a tutte le persone che vogliono partecipare all’animazione e alla valorizzazione di San Desiderio - precisa Fabio Galatola - Da quando è nata, la sede dell’associazione è sempre stata proprio la scuola primaria di San Desiderio, non solo per le attività extra didattiche, ma anche per i corsi per gli adulti e altre iniziative, per rendere la scuola un luogo aperto al territorio a 360 gradi. Tra gli obiettivi principali ha ampio spazio lo sviluppo di una ‘rete’ tra bambini della scuola dell’infanzia, della primaria, media, genitori, insegnanti, famiglie e tutta la comunità di San Desiderio. Per questo motivo tutti sono chiamati ad associarsi: genitori, nonni, zii, giovani, chiunque sia interessato alle varie attività proposte dall’associazione anche se non frequentanti le scuole di San Desiderio e in generale chiunque voglia partecipare alle attività culturali proposte. L’Associazione, infatti, si impegna per generare un impatto sociale positivo sul territorio”.

E il territorio, il cosiddetto green, è argomento favorito, spiega ancora il presidente, dalla geografia della zona e della scuola, in un contesto di campagna. “Più facile quindi - insiste - sensibilizzare i ragazzi ad amare la natura e a comprenderla”. Bambini, scolari, ma non solo, in quanto oltre alle attività di animazione, aiuto per i compiti, laboratori pratici e di vario tipo per i giovani, sono previsti momenti di formazione per adulti, con attenzione a inserirli in orario compatibile con le attività lavorative. Spiccano tra tali iniziative un ciclo di incontri sulla genitorialità e sull’utilizzo dei social media da parte dei ragazzi. Temi certamente interessanti ad attuali. Ed in prossimità della Pasqua, ecco l’iniziativa ‘L’Uovo che va a scuola’, che da dieci anni a questa parte aiuta a sostenere i progetti. L’uovo è realizzato da una fabbrica di cioccolato del territorio; quindi, è a chilometro zero.

 

Dino Frambati

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