È iniziato con una grande partecipazione di pubblico il programma dell’XI edizione de La Storia in piazza dedicata quest’anno al tema “Raccontare la Storia”.
Sono stati circa 2.500 i ragazzi coinvolti in mattinata nel programma ad hoc di letture, laboratori, lezioni destinato alle scuole. Nel Salone del Maggior Consiglio gli incontri erano trasmessi anche in diretta streaming. L’attenzione riservata alla scuola e ai giovani è da sempre uno dei tratti distintivi del programma della Storia in Piazza. In particolare quest’anno c’è stata una grande partecipazione del territorio con più di 30 realtà del mondo educativo e culturale coinvolte, il doppio rispetto alle scorse edizioni. Le proposte inoltre, per il carattere fortemente interdisciplinare, offrono alle scuole un ventaglio molto ampio di spunti anche in termini di orientamento.
Alle 17 il Cortile Maggiore ha ospitato Il Tappeto del Mondo. Intrecci di storie per un futuro senza guerre, un reading che ha raccontato l’eccidio nazi-fascista di Sant’Anna di Stazzema. Il via “ufficiale” è stato poi affidato a Luciano Canfora, uno dei curatori della rassegna insieme con Franco Cardini, che ha parlato in un Salone del Maggior Consiglio al massimo della capienza di Storia e romanzo storico nel XIX secolo. È stata poi inaugura nella Sala Liguria la mostra fotografica Afghana. Reportage dal Centro di maternità di Emergency nella Valle del Panjshir
Domani sarà il secondo di questi quattro giorni intensi di incontri, conferenze, lezioni magistrali, reading, mostre e laboratori.
Il programma prevede tra gli altri lo scrittore Maurizio Maggiani, che insieme con lo storico Giovanni De Luna si confronterà sulle diverse modalità di raccontare il periodo della Resistenza: il rigore oggettivo della ricerca come si rapporta con l'invenzione creativa del romanzo?
Un occhio speciale sarà riservato anche ai metodi di raccolta delle fonti e alle discipline che hanno contribuito a “dilatare” il campo di sviluppo dell’indagine storica. Telmo Pievani parlerà dell’Evoluzione come scienza “storica”, in quanto deve ricostruire concatenazioni plausibili di eventi accaduti in un passato molto lontano.
E poi l’analista di geopolitica Diego Fabbri si interrogherà sul rapporto di causalità tra eventi storici e ideologie. Quanto queste ultime sono state adottate dai popoli per fini geopolitici o quanto invece li hanno determinati con la loro forza concettuale?
Antonio Manzini dialogherà con Bruno Morchio ne La Storia in giallo. I due scrittori parleranno di Storia e storie e di un genere letterario, il giallo, capace di raccontare la complessità del nostro presente.
Il programma di domani nel dettaglio
16.00 • Archivio Storico
Paolo GIULIERINI
Il museo come esperienza della Storia. Il MANN, l’archeologico di Napoli
Museo accessibile, ecologico e tecnologico, luogo della felicità e del benessere, centro di un quartiere storico della cultura e proiettato verso una nuova rete internazionale: l’esperienza di gestione di un istituto culturale è un modo per tesaurizzare quanto fatto e guardare al futuro con progetti di alta innovazione. L’intensa attività culturale è legata a doppio filo al nostro presente: nuove tecnologie per comunicare e valorizzare il patrimonio, favorendo l’accessibilità fisica e cognitiva del Museo, guidano il visitatore in un nuovo viaggio della conoscenza. Da condividere con tutti, anche con il cosiddetto “non pubblico”, che non conosce (ancora) il MANN.
Paolo Giulierini è archeologo e accademico, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli per cui ha promosso e realizzato una forte innovazione strutturale, di indirizzo culturale e promozionale
16.00 • Sala del Maggior Consiglio
Dario FABBRI
Storia e ideologie
Quanto hanno contato le ideologie nel corso della storia? Sono state le ideologie a decidere gli eventi? Queste sono state adottate dai popoli per fini geopolitici o li hanno determinati con la loro forza concettuale?
Dario Fabbri è analista geopolitico e giornalista
16.00 • Sala Liguria
Davide BIGALLI
Vita plurima di Sebastiano Re di Portogallo. Per una storia del sebastianismo
Il 4 agosto 1578 nella battaglia di alQasr elQebir, in Marocco, morivano Sebastiano I e grande parte della aristocrazia portoghese. La notizia arrivò a Lisbona con molti giorni di ritardo e venne immediatamente denegata. Si operò un processo di rimozione, che – fondandosi su un preteso mancato ritrovamento del cadavere del sovrano – immerse la vicenda luttuosa in un’atmosfera mitica: Sebastiano non era morto, ma viveva nascosto per un periodo di purificazione e penitenza. Confluivano nella nuove speranze antichi temi leggendari della storia portoghese fin dalla fondazione del regno e l’attesa del Re Nascosto veniva costituendo un complesso leggendario dove la frustrazione della storia portoghese individuava un riscatto: il sebastianismo che si fonde con il messianismo e le leggende celtiche e che trova espressione nella moderna letteratura lusitana, soprattutto in Fernando Pessoa che ne farà uno dei motivi fondanti della sua lettura esoterica della storia del Portogallo.
Davide Bigalli ha insegnato Storia della filosofia all’Università di Bari e di Milano. Affianca agli interessi per il mondoportoghese lavori sul pensiero contemporaneo italiano.
17.00 • Sala del Maggior Consiglio
Maurizio MAGGIANI e Giovanni DE LUNA
Il racconto della Resistenza. Uno storico e uno scrittore a confronto
L'“oggettività” dello storico contro la “soggettività” dello scrittore? Il rigore filologico della ricerca contro l'invenzione creativa del romanzo? Ma è proprio così? Ed è proprio così per quanto riguarda i racconti della Resistenza?
Giovanni De Luna ha insegnato storia contemporanea all'Università di Torino. È storico, accademico e scrittore specializzato in storia dell'Italia unita Maurizio Maggiani è scrittore e giornalista. Fra gli altri, ha vinto il Premio Viareggio, il Premio Campiello, il Premio Strega. Collabora con alcune delle maggiori testate giornalistiche
17.00 • Archivio Storico
Clario DI FABIO e Claudio MONTAGNI
Costruire Genova nel Medioevo: i magistri Antelami
Genova è una città particolare dove spesso si determinano situazioni originali.
Una di queste è il modo con cui la città è stata costruita e da chi è stata generata. Sono maestranze che provengono da fuori Genova, perché la città ha bisogno di crescere e queste maestranze sono richiamate a Genova perché la città cresce. Contribuiscono allo sviluppo urbano dandogli una forma attraverso le tecniche e i materiali usati, marcando un carattere ben preciso e duraturo nei secoli. Il saper trattare la pietra in tutti i suoi aspetti riesce a creare un vero sistema protoindustriale. L’introduzione di questi nuovi saperi: tecnico, commerciale, gestionale, programmatico, induce un vero cambiamento in Genova, sia in ambito laico che ecclesiastico. Gli attori di questa mutazione urbana sono i magistri Antelami.
Clario Di Fabio già direttore di museo, è attualmente professore ordinario di Storia dell’Arte Medievale all’Università di Genova Claudio Montagni, Architetto specializzato in restauro dei monumenti, svolge la sua attività nell’ambito della conservazione e restauro dei monumenti, specialista in materiali e tecniche preindustriali.
17.00 • Sala Liguria
Silvia PAOLI
Manifestare i documenti, la fotografia
La fotografia nasce nella prima metà del XIX secolo e ben presto conquista tutti i rami del sapere. Poter moltiplicare le immagini “scritte” dalla luce e diffondere ciò che è visto in frammenti definiti di tempo e spazio, modificando e ampliando così lo sguardo sul mondo, determina il successo della fotografia. Ritenuta ai suoi inizi prova “certa” di un fatto, testimonianza inoppugnabile degli eventi, poi oggetto di sperimentazioni e ripensamenti critici nel Novecento, la fotografia si è posta in costante rapporto con la storia. L'intervento mira a sottolineare l'importanza dell'analisi critica del “documento” fotografico.
Silvia Paoli, storica dell'arte e della fotografia, è Conservatore del Civico Archivio Fotografico di Milano. Ha insegnato Storia della fotografia all'Università degli Studi di Milano, all'Università IUAV di Venezia, alla Fondazione Fotografia di Modena
18.00 • Sala del Maggior Consiglio
Telmo PIEVANI
Una scienza della Storia
L’evoluzione è una scienza storica. Deve ricostruire concatenazioni plausibili di eventi accaduti in un passato molto lontano, ma nemmeno troppo. Per farlo, adotta un paradigma indiziario e interdisciplinare. L’evoluzione in un certo senso è la storia prima della storia, ma quel “prima” non è una preparazione, è piuttosto un’esplorazione di possibilità alternative. Come in ogni narrazione del passato, sono in agguato le tentazioni del potere e le illusioni prospettiche della nostra mente: ricostruire il passato per giustificare il presente; vedere nell’evoluzione una marcia di progresso; pensare (o sperare) che Homo sapiens sia l’apice di un’evoluzione necessaria. Per smontare questi fraintendimenti occorre una narrazione alternativa: quella della contingenza storica e della pluralità dei mondi umani del passato.
Telmo Pievani ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche all’Università di Padova, dove insegna anche Antropologia e Bioetica.
18.00 • Archivio Storico
Riccardo RAO
Animali fantastici e dove trovarli: un viaggio a ritroso nel mondo animale dalla letteratura fantasy all’immaginario medievale
Draghi, leoni, lupi e creature fantastiche: la letteratura fantasy è ricca di apparizioni di animali e il libro di J. K. Rowling ne conferma il successo. L’intervento proposto parte da alcune presenze animali nel fantasy, ne ricostruisce l’immaginario a cui hanno attinto gli scrittori e ne verifica il ruolo nella cultura medievale. I bestiari fantastici della Rowling, il leone di Narnia, i metalupi del Trono di Spade, i cavalli di Rohan e altre creature fantasy riscoprono così le loro radici medievali.
Riccardo Rao insegna Storia medievale e Storia dell’ambiente e degli animali presso l’Università degli Studi di Bergamo.
19.00 • Archivio Storico
Ferdinando FASCE
Cavalcade of America. La storia americana in un programma radiofonico degli anni Trenta e Quaranta
Stati Uniti 1935. Il gigante della chimica Du Pont è nel mirino di una commissione senatoriale sui sovrapprofitti della Grande guerra. Per rifarsi l’immagine, su consiglio del pubblicitario Bruce Barton, Du Pont progetta e sponsorizza un programma radiofonico sulla storia americana che associ il suo nome all’irresistibile sviluppo tecnico ed economico del Paese. Con la consulenza dello storico Arthur M. Schlesinger senior, i testi di Robert Sherwood e Arthur Miller, la voce di attori quali Raymond Massey e Errol Flynn, nasce Cavalcade of America. Per quasi vent’anni riempie l’etere di una visione eroica e patriottica della storia nazionale e risolleva la popolarità della Du Pont.
Ferdinando Fasce ha insegnato Storia Contemporanea all’Università di Genova e Storia Americana all’Università di Bologna
19.00 • Sala del Minor Consiglio
Annegato o rinnegato. Per una storia di Sinàn Kapudàn Pascià
La prima produzione del rinato teatro universitario di Genova - qui presentata in forma di
work in progress, così come viene ripreso oggi dopo due rinvii per il lockdown - racconta la storia di Scipione Cicala, nobile genovese rapito dai Turchi, convertito a forza e diventato Gran Visir e crudelissimo corsaro; un Otello alla rovescia, ricordato dalla canzone di Fabrizio de André nel 1984, ma “dimenticato” dalla sua città: l’attraversamento del Mediterraneo - forzato o deliberato - accomuna nella sua crudeltà antiche storie e attuali cronache, gesti disperati e vergognose rimozioni. Coproduzione Musicaround - La Voce e il Tempo e Il Falcone - Teatro Universitario di Genova
19.00 • Sala Camino
Alberto DE SIMONE
La fotografia racconta. La storia della Cina moderna e contemporanea
attraverso le immagini che hanno fatto storia
Dalla guerra dell’oppio al mercato globale, dall’incontro-scontro con l’Occidente alla fine dell’impero “di mezzo”, dall’epopea popolare alla rivoluzione culturale, dal culto del moderno alla cultura del modernismo. Un viaggio lungo due secoli nella storia e nella cultura della Cina costruito e ri-costruito attraverso il “linguaggio” delle immagini. Immagini ‘testimoni’ dei momenti e degli eventi, ‘custodi’ dei valori culturali, frutto di incontri e scambi ‘interculturali’. Immagini rubate, involontarie, ma anche immagini costruite ad hoc, come articolate scenografie, per sostenere e sponsorizzare progetti politici e programmi culturali, per conservare e disegnare la memoria e l’immaginario.
Alberto De Simone è direttore del CELSO Istituto di Studi Orientali - Dipartimento Studi Asiatici. Docente di Estetica, Storia e Storia dell’arte cinese e giapponese presso il Dipartimento di Studi Asiatici di Genova
21.00 • Sala del Maggior Consiglio
Antonio MANZINI in dialogo con Bruno MORCHIO
La Storia in giallo
Le vicende di Rocco Schiavone hanno accompagnato i lettori in questi anni attraversando
la storia recente del nostro paese. Lui, vicequestore nato e cresciuto a Trastevere ma trasferito ad Aosta, odia lo sci, le montagne, la neve e il freddo. È brutale e sarcastico, cinico e saccente, però ha talento. Un incontro a tutto tondo con Antonio Manzini per parlare di Storia e storie e di un genere letterario, il giallo, capace di raccontare la complessità del nostro presente.
Antonio Manzini è scrittore, attore, sceneggiatore, regista e autore, fra gli altri, dei romanzi di cui è protagonista Rocco Schiavone.
Bruno Morchio è psicoterapeuta e scrittore di opere principalmente del genere “noir mediterraneo”. L’investigatore Bacci Pagano è il più famoso dei suoi personaggi
22.00 • Sala del Minor Consiglio
Cinemaratona
PROIEZIONI, INCONTRI CON REGISTI, PRODUTTORI E AUTORI
Registi e produttori presenteranno i loro film interagendo col pubblico. Tra le proposte un
doveroso focus sull’Ucraina con ospiti internazionali che hanno vissuto a stretto contatto con realtà in contrasto tra loro e che ci proporranno una visione dei fatti con testimonianze dirette e riprese filmiche. In rassegna anche arte audiovisiva utilizzata come mezzo a supporto di lavori interdisciplinari tra scienza e tecnologia.
A cura di Cristiano PALOZZI, regista e direttore del Genova Film Festival.