Sono passati cento anni da quel lontano 1921 nel quale Luigi Garrone, insieme alla moglie Pierina Dessimone, già produttori e commercianti di vino a Grana Monferrato, si trasferirono a Domodossola per avviare la propria attività di rivendita. Attraverso il figlio Isidoro, insieme alla moglie Silvia, seguiti a loro volta dai figli Mario e Roberto e i nipoti Marco e Matteo, la famiglia Garrone ha vissuto tutti i cambiamenti che hanno interessato il consumo del vino nell’ultimo secolo.La crescente attenzione alla qualità e l’interesse verso la valorizzazione dei prodotti del territorio, ha fatto sì che gli sforzi si concentrassero su ciò che l’Ossola aveva da offrire in ambito viticolo.
È così che nei primi anni ’90, nel momento di massima crisi per la viticoltura ossolana, Roberto e Mario Garrone insieme ad un manipolo di viticoltori appartenenti all’Associazione Produttori Agricoli Ossolani, hanno deciso di puntare tutto sul nebbiolo locale, il 'leggendario' Prünent, per ridare vita ad una lunghissima tradizione che rischiava di scomparire.
''A distanza di oltre 30 anni - spiegano i Garrone - possiamo dire che la scommessa è stata vinta: partendo dalla ristorazione locale, nostro primo cliente che fin da subito ha creduto in questo progetto, ora il vino ossolano viene esportato in tutto il mondo e negli ultimi tempi sono nate nuove cantine che ci affiancano nel continuo lavoro di mantenimento del territorio vitato ossolano. Celebriamo quindi questo momento riscoprendo un’etichetta del passato, che sarà in tiratura limitata su 150 bottiglie di Prünent 2018''