Attualità - 19 marzo 2021, 21:45

Covid, Toti: "Riaperte le vaccinazioni con Astrazeneca, solo 2,7% le rinunce sulle prenotazioni"

Il presidente della Regione spiega: "Saremo ancora in arancione con RT di poco sopra l'1, quindi nella parte bassa della 'forchetta' dell'RT, più vicina al giallo"

Covid, Toti: "Riaperte le vaccinazioni con Astrazeneca, solo 2,7% le rinunce sulle prenotazioni"

"Oggi abbiamo riaperto la vaccinazione con AstraZeneca: circa 300 le somministrazioni in tutto tranne in Asl2, dove si eseguiranno domani mattina i primi 80 vaccini Astrazeneca. Il vero inizio però sarà lunedì, quando ricomincerà la campagna di vaccinazione riprendendo dalla programmazione della scorsa settimana. Al momento abbiamo ricevuto 1626 disdette, il 2,7% su 59.980 prenotazioni effettuate dal 9 marzo a oggi dai medici di famiglia: poche dunque le rinunce, è stato recepito il messaggio sulla sicurezza del vaccino. Stiamo rispettando invece il programma nelle vaccinazioni Pfizer e Moderna, siamo sopra i 30mila vaccini settimanali. Dal 29 marzo l'hub della Fiera del Mare aumenterà ulteriormente la capacità di vaccinazione settimanale. Oggi abbiamo ricevuto 3600 prenotazioni di ultrafragili che sono stati chiamati direttamente dalle Asl per fissare la prima e la seconda dose che verranno somministrate in Asl o in ospedale. Da martedì al Gaslini comincerà anche la vaccinazione dei pazienti affetti da fibrosi cistica".

Lo ha detto il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso dell'aggiornamento serale sul Coronavirus.

"La Regione Liguria è circondata da regioni in rosso che registrano un'altissima incidenza di contagi - ha proseguito, commentando i dati di giornata e della settimana - noi saremo ancora in arancione con RT di poco sopra l'1, quindi nella parte bassa della 'forchetta' dell'RT, più vicina al giallo. L'imperiese è tornato su una media molto più bassa dei tempi del picco pandemico, quando fummo costretti a prendere le misure di contenimento. Cresce invece di qualche punto la pressione sul savonese. Stabile Genova, La Spezia rimane la provincia con la più bassa incidenza. Cresce un poco la pressione ospedaliera nell'area della media intensità: ne risente in particolare l'Ospedale San Martino a causa del cluster interno che ha portato a 22 positivi. Cinque decessi oggi: non fa media statistica, ma il numero si è stabilizzato da diversi giorni sotto le dieci unità, primo significativo risultato della campagna vaccinale sulle persone più fragili".

"Oggi abbiamo incontrato l'ordine dei medici - ha aggiunto - il presidente Bonsignore e i rappresentanti di Savona e Imperia che ci hanno fornito un elenco di 18 medici e odontoiatri che si sono messi a disposizione per la campagna vaccinale, che potranno andare in supporto agli hub e alle farmacie. Sono 183 di Asl 3 e Asl 4, 60 in Asl 2 e 30 in Asl 1. Ho firmato questa sera un'ordinanza che prolunga didattica a distanza fino al 31 marzo: dopo cominceranno le vacanze pasquali, alla fine delle quali scadrà il primo decreto Draghi sul Covid. Le prossime disposizioni saranno dunque conseguenti al nuovo decreto", ha concluso.

Filippo Ansaldi, responsabile Prevenzione di Alisa

"Il virus è cambiato ed è diverso il suo impatto epidemiologico. L'incidenza negli anziani, dopo che si è implementata la vaccinazione della nostra regione è tutto sommato crollata passando da circa 3 casi ogni 10.000 a circa 1 caso e mezzo su 100.000, quindi dimezzandosi. Trend assolutamente opposto invece quello degli adolescenti, nei ragazzi tra i 13 e 19 anni l'incidenza è sostanzialmente aumentata, almeno del 50%. In particolare, grazie agli interventi sulla scuola, la crescita si è arrestata ma l’incidenza rimane molto elevata e decisamente superiore rispetto a quanto osservato nel periodo precedente.

Un altro elemento importante che stiamo osservando è l’aumento delle ospedalizzazioni: in un mese abbiamo avuto un aumento del 16% degli accessi in ospedale e questo è uno dei fattori fondamentali che determina un aumento della pressione. La degenza media sta lentamente scendendo, nell'ultimo mese è quasi di due giorni ed è un trend che si sta ormai consolidando: quindi un dato indubbiamente positivo per abbattere la pressione nei nostri ospedali ma, d'altro canto, correlato con l'età media degli infetti perché l'età media dei ricoverati sta diminuendo. In un mese abbiamo osservato una netta diminuzione dell’età media: da un lato aumentano gli infetti fra gli adolescenti e i giovani adulti, dall’altro gli over 80, ampiamente vaccinati, sono meno frequentemente oggetto di ricovero. In un mese abbiamo perso tre anni di età media.

Il report settimanale 44 uscirà nelle prossime ore: in base alle nostre stime e alle interlocuzioni col Ministero, si evidenzia come ancora una volta la capacità di monitoraggio della nostra regione sia assolutamente sopra soglia, come la capacità di accertamento diagnostico e di gestione dei contatti rimane buona e gli indici di trasmissione sono tutto sommato stabili. Abbiamo un leggero trend in salita che emerge dal parametro RT con un valore pari a 1.06, con un intervallo di confidenza inferiore, che è quello che determina lo scenario, pari a 1.01. Per quanto riguarda la pressione sul sistema sanitario, siamo molto vicini alla soglia per le terapie intensive pari al 29% (soglia di sovraccarico del 30%) e abbiamo invece un tasso di occupazione in area medica pari al 32% (la soglia è al 40%). Globalmente abbiamo un quadro globale di rischio moderato.

Barbara Rebesco, responsabile regionale per la logistica delle vaccinazioni:

"Il monitoraggio relativo al rapporto tra vaccini e consegnati e vaccini somministrati, suddiviso per tipologia di vaccino, evidenzia un trend di crescita, in particolare per i vaccini MRNA che sono arrivati a una percentuale di somministrazione dell’84%. Abbiamo saputo oggi dalla struttura commissariale che nel mese di aprile dovremmo ricevere le prime consegne del nuovo vaccino Johnson&Johnson. Riguardo invece agli anticorpi monoclonali, riceveremo la prossima settimana ulteriori 239 flaconi, oltre ai 75 già consegnati. Come Alisa abbiamo fatto un provvedimento che introduce alcuni elementi di novità tra cui il coordinamento della logistica delle consegne e un protocollo che prevede una specifica attenzione e monitoraggio relativamente all' efficacia e alla sicurezza. Inoltre, abbiamo previsto che il trattamento sia eseguito in un ambiente ospedaliero per garantire la massima sicurezza ai pazienti, con il coordinamento del Diar Malattie infettive, coordinato dal professor Matteo Bassetti. Con l’impiego di questi farmaci aumenta così il ventaglio di risorse che possiamo offrire ai pazienti in termini di terapia".

Angelo Gratarola, responsabile regionale dipartimento emergenza urgenza:

"Con il lieve aumento della circolazione virale è aumentata un poco anche la pressione sugli ospedali, visto che siamo circondati da regioni con un carico impegnativo. A dispetto di questo aumento di circolazione Regione Liguria tiene, perché l'aumento non si ripercuote in maniera significativa sugli ospedali. Anche i Pronto Soccorso non risultano eccessivamente carichi, così come le terapie intensive, che si attestano sempre intorno a 63, 65, un dato di assoluta stabilità. Diminuendo l’età media dei contagiati vi è un minor impegno per gli ospedali e anche la durata dei ricoveri si è contratta. Un altro dato importante è la riduzione della mortalità".

Matteo Bassetti, direttore dipartimento interaziendale regionale malattie infettive

"La situazione del reparto di Malattie Infettive di questa settimana ha richiesto un lavoro maggiore, con un riempimento sempre vicino al 100%, ma abbiamo lavorato bene, con un grande turnover, tante dimissioni ma anche tanti ingressi. Ieri abbiamo trattato il primo paziente con gli anticorpi monoclonali, oggi altri due, domani mattina ci sarà il quarto. Cogliamo però l’occasione per ricordare alle persone che gli anticorpi monoclonali non vanno richiesti direttamente alle Malattie Infettive. Contiamo di arrivare, a regime, fino a 10-15 trattamenti al giorno, se ce ne fosse bisogno. I trattamenti, per questa settimana, sono 75 per la Liguria. In questo momento, dunque, il farmaco non manca e questo è un dato positivo. I monoclonali sono disponibili in tutte le Regioni, poi dipende da com’è l’organizzazione delle singole aziende ospedaliere. Infine il farmaco Molnupiravir, che noi abbiamo chiesto come sperimentazione più di 6 mesi fa e che nel frattempo ha presentato dati interessanti, ha un effetto antivirale molto rapido e il grande vantaggio di essere disponibile in pastiglie. Potrebbe dunque diventare il trattamento domiciliare del virus. Ci saranno 7 centri italiani che parteciperanno alla sperimentazione (tra cui anche il San Martino) che dovrebbe partire tra la fine del mese di marzo e la prima settimana di aprile".

*in allegato le slide illustrate questa sera in sala trasparenza da Filippo Ansaldi

Comunicato Stampa

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