“Definiamo velocemente questo accordo, non solo perché non è più rinviabile, ma anche per dare un segnale forte alla politica, ponendo le condizioni di base per la riapertura immediata delle trattative per i contratti dei dipendenti pubblici, come quello della sanità. L’accordo sui comparti dovrà tener conto anche di sezioni specifiche tecniche ed economiche, laddove necessario, in particolare con riferimento alle professioni sanitarie”. Così Giuseppe Carbone, segretario generale della Fials, dopo la riunione che si è svolta oggi in modalità telematica con l'Aran per gli atti preparatori alla riapertura dei contratti nazionali di lavoro.
“Chiariti alcuni aspetti chiave - prosegue - i rinnovi dei contratti per i dipendenti e professionisti debbono essere avviati, e abbiamo il dovere di giungere in brevissimo tempo alla loro chiusura perché siamo già in scadenza degli stessi. Contratti nazionali innovativi per il personale capaci di dare maggiore efficienza alla sanità anche con le azioni mirate e risorse del Recovery Plan”. “Dare dignità al lavoro pubblico, valorizzare le diverse professionalità e la carriera con gratificazione economica - conclude Carbone - sono elementi imprescindibili per attirare talenti in sanità e pervenire a retribuzioni in media con quelle europee a parità di professionalità e di competenze ed autonomia professionale, specie in sanità”.
Fials aderisce alla Confsal, per la quale hanno partecipato all'incontro Massimo Battaglia, Elvira Serafini e Gianni Recchia. L'incontro odierno sul contratto quadro ha inteso definire comparti e aree per il periodo 2019-2021, atto propedeutico alla definizione dell’Atto di Indirizzo da parte del Ministro della Funzione Pubblica all’Aran per la riapertura dei Ccnl. La riunione è stata aggiornata, per l’analisi da parte dell’Aran delle diverse posizioni espresse, a un paio di settimane.