Genova - 14 novembre 2020, 09:00

Il bimbo "stregato" di Vado Ligure

La storia di un neonato che, sfiorato dalla mano di una vecchina, iniziò un lungo pianto disperato che solo il battesimo riuscì a calmare

Il bimbo "stregato" di Vado Ligure

Quando narro di leggende popolari all’interno di questa rubrica o sui miei libri, invito sempre a scrivermi e a raccontarmi qualcosa di “misterioso” che Vi è accaduto, o semplicemente di mettermi al corrente di qualche storia che si tramanda di generazione in generazione nel vostro paese. Ricevo diverse email e come promesso, le più belle le trasformo in articoli per l’appuntamento del Sabato con “Liguria: storia e leggenda”. 

Questa storia si svolge a Vado Ligure, paese in cui nacque, molti anni fa il padre di una lettrice che chiameremo con un nome di fantasia: Rosa. Il papà di Rosa era venuto alla luce da pochi giorni e sua madre, una mattina, decise di fasciare il neonato e portarlo a fare un giro con la carrozzina di vimini, nuova di pacca, dove all'interno il nascituro dormiva dolcemente. 

Nella stessa mattina, inspiegabilmente e improvvisamente, durante la passeggiata nel parco, si palesò dinnanzi a loro una vecchina, apparentemente molto gentile che, fermatasi davanti alla carrozzella dove dormiva il neonato, esclamando nel suo dialetto ligure: “Che bel bambino”, allungò una mano e gli accarezzò la fronte. Poi, d’un tratto, sparì, tra gli alberi del parco.   

Il piccolo, che fu appena sfiorato da quella donna, iniziò a piangere disperatamente e lo fece per tutto il giorno e per tutta la notte, tant’è che nulla riuscì a calmarlo, neppure i tentativi del dottore che fu chiamato d’urgenza.  

L’ultimo tentativo da fare, era quello di rivolgersi al prete. Detto fatto, alle prime ore della mattina si recarono in chiesa e dopo aver raccontato ciò che era successo al prete, si arrivò ad una decisione comune: il bambino doveva essere battezzato immediatamente e così fu. Il papà di Rosa, non appena ricevette l'acqua santa, interruppe il pianto e tutto tornò alla normalità.  

Alcuni tra i presenti, che accorsero dopo aver udito quella storia e il pianto disperato del neonato, si chiesero come sarebbe potuto avvenire tutto ciò, e oltretutto chi fosse quella vecchina, ma purtroppo, questo non fu mai dato a sapere e la nonna di Rosa, da quel momento, raccontò per il resto della sua vita che suo figlio, appena nato, fu "stregato" da una maledizione che fortunatamente, fu interrotta con il battesimo. 

Che fosse una strega o una coincidenza data da un normale mal di pancia, questo non lo sapremo mai, ma una cosa è certa; il padre di Rosa, con "quella" sorta di marcia in più che lo caratterizza, un po' "magico" lo è sempre stato, e a testimoniarlo è proprio sua figlia, che mi ha scritto questo racconto che è diventato un articolo per tutti i lettori.  

E’ disponibile su Amazon la nuova pubblicazione di Dario Rigliaco: “Streghe, diavoli e altre leggende italiane”.  

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Inoltre, sono disponibili in libreria: 

“Borghi imperdibili della Liguria”, “Miti&Misteri della Liguria” e “Liguria da scoprire” (editoriale programma editore). 

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Se sei a conoscenza di una leggenda o una storia da raccontare legata alla Liguria, e vuoi farla conoscere, oppure sei stato protagonista di una storia oscura e misteriosa, puoi scrivere all’autore che la prenderà in considerazione: dariorigliaco@gmail.com. 

Dario Rigliaco

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