Che il risultato elettorale della Lega nella recente consultazione regionale in Liguria e in Italia, in calo nei consensi un po' ovunque, fosse destinato ad agitare le acque all'interno del centrodestra era cosa certa, e infatti arrivano le polemiche.
A prendere la parola è la lista Grande Liguria, guidata da Giacomo Chiappori, che attacca il presidente della Regione Toti, reo di aver criticato Salvini e la sua leadership nel centrodestra.
"Racconta Fedro, in una delle sue più efficaci favole dalla potente morale, che un leone, dopo mille battaglie, stava lentamente morendo - si legge in apertura della nota stampa della lista Grande Liguria -. Approfittando della sua debolezza, molti animali, che avevano subito offese dal leone, gli si avvicinarono per colpirlo e finalmente dare sfogo al rancore covato per tempo. Da ultimo, anche l'asino, l'animale meno valoroso, sferrò un calcio al volto del leone, il quale, prima di morire, disse: posso sopportare gli attacchi dei forti, ma essere colpito dall'animale di meno valore è come morire due volte".
"Questa mattina la memoria è andata a questa favola, leggendo questa mattina l'intervista a Toti che il Corriere ospita nelle pagine molto interne - si legge ancora nel comunicato -. Il neo confermato Presidente della Regione Liguria attacca Salvini accusandolo di essere un rosicone invidioso del suo successo e di essere incapace a reggere la coalizione di centrodestra. Ora, Toti scopre l'acqua calda su Salvini, ma a noi sembra un atteggiamento codardo dire queste cose oggi, con un Salvini che annaspa al 15% dei consensi e con i commercialisti vicini alla lega in manette, e non quando Salvini era al 38% un anno fa. Ecco, Toti ricorda proprio l'asino di Fedro che prende a calci il leone morente".