Due imprese liguri, la TWOW di Genova, attiva nel settore dei servizi di Web Marketing e la GEA di Bonassola, servizi di alloggio e ristorazione, sono tra le 90 finaliste della IV edizione del premio Women Value Company Intesa Sanpaolo.
A loro è dedicato l’evento “La valorizzazione del talento femminile e della parità di genere come leva strategica per imprese competitive”, in live streaming oggi dalle 17,30, organizzato da Intesa Sanpaolo e Fondazione Marisa Bellisario per celebrarle come esempi di eccellenza per cultura aziendale inclusiva, scelte tra le quasi 900 che si sono autocandidate per l'edizione 2020 in tutta Italia.
All’incontro intervengono l’on. Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario e Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori Intesa Sanpaolo. Stefania Trenti, Responsabile Industry Research Intesa Sanpaolo, presenterà le evidenze di un'indagine ad hoc che ha coinvolto le imprese finaliste sul tema degli effetti e delle opportunità per l’imprenditoria femminile in seguito alla pandemia Covid-19. Tre champion dell’imprenditoria italiana – Marilisa Allegrini, Federica Lucisano, Silvia Merlo – offriranno insieme ad Anna Roscio, Direttore Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, spunti e riflessioni sulle nuove sfide delle strategie aziendali, in una tavola rotonda moderata dalla giornalista Maria Latella.
Dalla rosa delle 90 finaliste saranno scelte le due imprese vincitrici del premio - una piccola e una media - cui sarà assegnata la speciale “Mela d’Oro” Women Value Company Intesa Sanpaolo, durante la cerimonia della XXXII edizione del Premio Marisa Bellisario “Donne ad alta quota”, in onda il 17 ottobre su Raiuno.
Dare voce e visibilità a tutte quelle piccole e medie imprese che ogni giorno mettono al centro le persone e il merito, e raccontare e portare ad esempio le storie, le esperienze d’eccellenza, i successi di una moltitudine di imprenditori e imprenditrici di generazioni diverse, che hanno capito che investire sulle donne, sulla gender equality e sul welfare vuol dire apportare energia vitale non solo alla propria azienda, ma a tutto il sistema Paese: questi i temi di fondo del premio Women Value Company Intesa Sanpaolo, al centro del webinar organizzato oggi dalla Fondazione Marisa Bellisario e da Intesa Sanpaolo.
L’evento online sostituisce gli incontri sul territorio che chiudevano le precedenti edizioni del premio e celebra le 90 imprese finaliste, selezionate tra le 900 che si sono autocandidate quest’anno in tutta Italia, come esempi di eccellenza per le proprie politiche di sviluppo innovative e inclusive, per la capacità di valorizzare il talento femminile e il merito, per lo sviluppo di soluzioni efficaci di welfare aziendale. A due di queste imprese, una di piccole e una di medie dimensioni, andrà la speciale “Mela d’Oro” Women Value Company Intesa Sanpaolo, che sarà assegnata come sempre nel corso della cerimonia della XXXII edizione del Premio Marisa Bellisario “Donne ad alta quota”, in onda il 17 ottobre su Raiuno.
All’incontro in streaming intervengono l’on. Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, e Anna Roscio, Direttore Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, che animerà la tavola rotonda “Dall’emergenza alla rinascita: resilienza al femminile” insieme a tre champion dell’imprenditoria italiana: Marilisa Allegrini, Ceo Gruppo Allegrini, nominata quest’anno Cavaliere del Lavoro dal 2 Presidente della Repubblica; Federica Lucisano, AD Lucisano Media Group, Mela d’Oro della Fondazione Marisa Bellisario per l’Imprenditoria nel 2016; Silvia Merlo, AD Merlo Group, Mela d’Oro nella stessa categoria nel 2014. Le tre testimonial offriranno un momento di riflessione sull’imprenditoria femminile – stato dell’arte, valori, potenzialità di crescita – a partire dalle storie della propria esperienza professionale – gli inizi, i successi, gli ostacoli – confrontandosi sulle nuove sfide delle strategie aziendali, rese ancora più complesse dall’emergenza economica e sociale causata dal Covid-19. La conduzione dell’evento è affidata a Maria Latella, giornalista, anchorwoman ed editorialista, anche lei insignita della Mela d’Oro per la categoria Informazione nel 2013.
In Italia, 1.340.000 imprese sono guidate da donne: il 22% del totale, cresciute negli ultimi 5 anni a un ritmo molto più intenso di quelle maschili (+2,9% vs +0,3%), con un aumento in valore assoluto più del triplo (+38.080 vs +12.704). La pandemia ha tuttavia bloccato questa crescita (-10.000 le iscrizioni di nuove aziende guidate da donne tra aprile e giugno rispetto allo stesso trimestre del 2019), a testimonianza del fatto che il peso più rilevante in quelle fasi difficili è ricaduto e ricade sulle spalle delle donne (fonte: IV Rapporto sull’imprenditoria femminile, Unioncamere – luglio 2020).
Proprio per valutare gli effetti dell’emergenza sanitaria e analizzare le principali strategie attivate per affrontare e gestire la crisi economica, la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ha coinvolto le 90 imprese selezionate per il premio Women Value Company in un’indagine ad hoc, da cui sono emersi alcuni approfondimenti oggi rappresentati nel webinar da Stefania Trenti, Responsabile Industry Research. Nel medio termine, sono quattro le priorità individuate dalle imprese a guida femminile intervistate per rispondere agli shock: la digitalizzazione, da accompagnare con nuove modalità organizzative; la solidità patrimoniale, con la giusta attenzione al risk assessment; il capitale umano, valorizzato attraverso la formazione, la selezione e il welfare aziendale; la sostenibilità. Più in dettaglio, emergono:
• buona resilienza per le imprese a guida femminile intervistate, grazie anche a una quota più elevata rispetto al resto dell’economia italiana di aziende che hanno potuto rimanere attive durante il lockdown, in funzione del tipo di attività svolta ma anche della forte capacità di reazione (tutte hanno adottato almeno una procedura di contrasto);
• elevata attenzione alle misure per garantire la sicurezza delle persone coinvolte nell’attività dell’impresa, attraverso l’introduzione di procedure di precauzione e contrasto alla diffusione del Covid-19 (distribuzione DPI, sanificazione, pulizia, ecc..), ma anche grazie a una maggior sensibilizzazione e informazione dei lavoratori;
• importanti processi riorganizzativi, tra i quali il più diffuso ha riguardato l’introduzione o l’estensione dello smart working che ha interessato 1 lavoratore su 3 nel periodo di lockdown ed è previsto assestarsi nel 2021 su livelli superiori al pre-crisi;
• forte attenzione al capitale umano, attraverso attività di formazione aggiuntiva del personale (42%) che è stata sviluppata in modo significativo sia tra le imprese più piccole (40%) sia tra quelle con più di 50 dipendenti (44%);
• soluzioni complesse e articolate richieste dal nuovo contesto che si è delineato. Le strategie più diffuse sono fortemente orientate al digitale e riguardano: l’introduzione e il potenziamento di soluzioni digitali (nel 61% dei casi), la riorganizzazione dei processi (52%) e la modifica e l’ampliamento dei canali di vendita (44%);
• particolarmente attive sul fronte digitale le imprese più grandi e strutturate, che si mostrano molto orientate anche alla ricerca di nuove opportunità sia in termini di beni e servizi offerti, sia in termini di rafforzamento competitivo attraverso l’acquisizione di competitor.
Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario: «In un momento tanto difficile per l’economia italiana e mondiale è ancora più importante puntare i riflettori sulle donne, sulle imprenditrici e lavoratrici, sulla loro forza e resilienza. Il bando della IV edizione di Women Value Company è partito a febbraio, quando nessuno immaginava i terribili sconvolgimenti che sarebbero seguiti e sono felice e grata a Intesa Sanpaolo di aver condiviso la volontà di confermare un appuntamento tanto importante e ormai di consolidato successo. La ri-partenza che tutti vogliamo, inizia da qui: dalle capitane coraggiose e dalle PMI che hanno scelto di investire sul capitale di talento e competenze delle donne. E se anche l’Onu certifica che le donne pagheranno il prezzo più alto della pandemia, le quasi seicento Piccole e Medie Imprese candidatesi anche quest’anno ci danno un segnale di speranza, fiducia e incoraggiamento. Valorizzare il loro impegno e la loro visione, promuovere e sostenere la loro crescita è sempre stata la nostra priorità e lo è ancor più oggi. A queste imprese tutto il Paese deve dire grazie e da loro bisogna ripartire per quella rinascita che meritiamo».
Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: «Con Women Value Company, nato quattro anni fa nel solco del prestigioso premio in memoria di Marisa Bellisario, siamo orgogliosi di aver messo in luce le storie di oltre 2.000 imprese, che puntano sulle donne, sulla parità di genere e sul welfare come risorse su cui investire per crescere. Il senso di questo progetto, che è parte fondante del nostro programma di valorizzazione dell’imprenditoria italiana, è accelerare l’empowerment femminile e contribuire alla più ampia diffusione di una cultura aziendale inclusiva. Le donne sono resilienti, preparate, pronte alle sfide, collaborative: la loro maggiore presenza nella vita d’impresa potrebbe realmente essere per il nostro Paese un booster per lo sviluppo economico e sociale. Oggi siamo di fronte all’opportunità di pensare a nuovi paradigmi d’impresa e il primo passo è proprio ripartire dalle donne, dal loro coraggio, dalla loro creatività, dal loro sapere e saper fare. Come banca di riferimento del Paese, e come datore di lavoro tra i più grandi in Italia, sentiamo fortissimo l’impegno di sostenere il lavoro, la parità di genere e l’imprenditoria in tutte le sue forme: sia attraverso il credito che con il ricorso a strumenti inclusivi e sostenibili, coerenti con le evolute politiche di conciliazione lavoro/famiglia di cui beneficiano le 90 mila persone che lavorano in Intesa Sanpaolo».
In fatto di pari opportunità e inclusione, Intesa Sanpaolo ha fatto scuola: per valorizzare le donne, il 54% dell’intera popolazione aziendale, sono stati introdotti strumenti concreti come un KPI (obiettivo gestionale) specifico per premiare i manager attenti all’equità di genere, oltre a programmi di accelerazione delle carriere femminili e specifici percorsi di crescita professionale per favorire la formazione e l’inclusione; il sistema integrato di welfare si è evoluto negli anni, con un’ampia gamma di soluzioni - ad esempio banca del tempo, asili nido aziendali, permessi più ampi per maternità/paternità, smart working, orari flessibili in entrata e uscita, part-time - che affrontano concretamente il tema della gestione del tempo e dell’equilibrio tra esigenze aziendali e personali dei dipendenti.
Oltre alla consolidata collaborazione con la Fondazione Marisa Bellisario, Intesa Sanpaolo si distingue per le numerose iniziative che promuovono la parità di genere, tanto da essere stata inserita nell’indice 2020 “Bloomberg Gender-Equality Index” (GEI), che valuta l’impegno e le azioni delle principali società quotate a livello globale. È inoltre riconosciuta da Equileap Research al secondo posto nella top 5 del FTSE MIB 40 nella classifica “2020 Gender Equality in Spain, Italy and Greece” e inserita al 76° posto nel Diversity & Inclusion Index di Refinitiv, indice internazionale che identifica le 100 aziende al mondo quotate in borsa - su 7000 analizzate - con i luoghi di lavoro più inclusivi, sulla base dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).