"La Regione aiuti le famiglie liguri che non riescono a pagare l'affitto: dal Governo sono in arrivo circa 7 milioni di euro (2,159 dal riparto del Fondo sostegno affitti per il 2020, 1,680 milioni dal Fondo morosità incolpevole e altri 5 milioni sempre dal Fondo sostegno affitti grazie allo stanziamento aggiuntivo del Decreto rilancio). Ci aspettiamo che la Giunta regionale e in particolare l'assessore Scajola mettano almeno a disposizione altrettante risorse regionali e aprano un confronto con i sindacati di categoria e i sindaci, per individuare i tempi più stretti e i criteri più funzionali per per distribuire le risorse e aiutare gli inquilini in difficoltà", scrive attraverso una nota stampa il gruppo del Pd in Comune.
"Oggi in Liguria ci sono circa 100 mila affittuari e visto che, come hanno rilevato i sindacati Sicet, Sunia, Uniat e Demos Liguria circa il 40% di loro è in sofferenza, parliamo di una platea di circa 40 mila persone. Ci aspettiamo che la Regione faccia la sua parte. Sul tema il Gruppo del PD ha presentato un'interrogazione alla Giunta - aggiungono i consiglieri Pd -. Consigliamo anche all'assessore Scajola di modificare il prima possibile la legge regionale sull'assegnazione degli alloggi popolari, che era già stata impugnata dal Governo e sulla quale, oggi, potrebbe arrivare la scure della Corte costituzionale o comunque essere soccombere ai ricorsi. La prima correzione, dopo i rilievi governativi, avevano spinto Scajola ad abbassare da 10 a 5 anni il periodo di residenza nei bacini di utenza per fare richiesta di un alloggio di edilizia residenziale pubblica. La stessa tempistica contenuta nella legge della Lombardia, che nel gennaio scorso, è stata giudicata illegittima dalla Corte costituzionale. Scajola intervenga per correggere nuovamente la sua legge, prima che i bandi dei Comuni rischino di essere impugnati. Altrimenti per seguire la pancia dell'elettorato leghista la Liguria potrebbe vedere bloccate le assegnazioni degli alloggi. Ci ricordiamo tutti quando Salvini suonava ai campanelli di Begato dicendo “Prima gli italiani” e vantando il limite dei dieci anni: era solo vergognosa propaganda elettorale. Adesso rischiano di pagarne le conseguenze tutti gli inquilini degli alloggi di edilizia popolare".