Politica - 08 maggio 2020, 09:13

Toti: "Ieri per la prima volta nessun decesso al San Martino di Genova. Cala il numero degli ospedalizzati"

Il presidente ligure: "Le Regioni chiedono al governo di anticipare lunedì prossimo le aperture del commercio al dettaglio"

Toti: "Ieri per la prima volta nessun decesso al San Martino di Genova. Cala il numero degli ospedalizzati"

“Dai numeri di oggi emerge che l’epidemia sta perdendo mordente sul territorio: cala il numero degli ospedalizzati, continua il calo dei pazienti che hanno bisogno di cure severe e di media intensità di cura, ci sono anche meno pazienti al domicilio e aumentano i guariti con doppio test negativo. Inoltre per la prima volta registriamo che all’ospedale San Martino non ci sono stati decessi, anche se il numero dei morti in tutta la regione è stabilizzato a 11 da qualche giorno. Il monitoraggio continuerà in modo molto attento anche nella fase due, ma soprattutto la sanità regionale non abbandonerà nessuno dei presidi messi in campo nei mesi di crisi per essere pronti alla necessità ove vi fosse un’inversione di tendenza”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del punto serale sull’emergenza coronavirus.

Il presidente ha comunicato che, “a livello di conferenza delle regioni è stato approvato un documento unitario che chiede al governo di anticipare a lunedì prossimo l’apertura del commercio al dettaglio, quel piccolo commercio che ha grandissime difficoltà e che subisce discriminazioni rispetto alle vendite sul web. Piccoli negozi dove possono essere messe in atto misure di sicurezza come avvenuto nelle librerie o nei negozi per bambini, che crediamo non possano incidere sul contagio”. Sempre a livello di conferenza delle regioni tutti i presidenti, ha comunicato Toti, “hanno chiesto al governo che allo scadere del decreto del presidente del consiglio dei ministri emanato dal governo il 26 aprile scorso le regioni tornino a essere i gestori delle riaperture sul territorio e si cancelli ogni tipo di restrizioni ai poteri decisionali delle stesse”. 

“Grave preoccupazione di tutti gli enti  – ha continuato Toti - per il decreto che si va profilando e in corso di approvazione dal governo che stanzia cifre che non riteniamo confacenti alle perdite di gettito e agli aiuti che regioni e comuni pagano ai cittadini. Abbiamo chiesto per questo, come presidenti di regioni, un incontro col governo perché l’esecutivo garantisca i trasferimenti necessari a regioni, comuni e province, tali da poter continuare a erogare i servizi essenziali alla popolazione tra cui il trasporto pubblico locale e la sanità”.

“Oggi abbiamo verificato uno studio sul coronavirus della Fondazione Gimbe che fa un’analisi sul numero dei tamponi effettuati e colloca la nostra regione in una classe che dà conto del notevole aumento dei tamponi fatti. Regione Liguria viene classificata in classe tre, al pari di altre regioni che non hanno avuto le nostre criticità e quindi proseguiamo nella giusta direzione rispetto alla necessità di implementare i tamponi nella fase due, per ritornare a vita lavorativa”, ha spiegato l'assessore alla Sanità Sonia Viale. 

L’assessore ha comunicato che Regione Liguria “è pronta ad attivare la banca regionale per la conservazione del plasma iperimmune per poter trattare i pazienti, come sta avvenendo in un ospedale della Lombardia. E’ importante che anche Regione Liguria possa essere pronta nel momento in cui si potrà fare ricorso al plasma e il nostro ospedale San Martino potrà essere in grado di farlo. Per fare questo servono apparecchiature dedicate e noi ne abbiamo una in prova presso l’ospedale San Paolo di Savona. La stessa ditta si è resa disponibile per darla in prova anche al San Martino. Questo non significa che da domattina si possono curare persone con questo trattamento, ma che ci prepariamo ad avere una banca del plasma”.

L’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone ha ricordato la conclusione avvenuta oggi della distribuzione gratuita di 500mila mascherine attraverso la rete delle farmacie liguri.

“Da domattina siamo pronti a rifornire nuovamente con altre 500mila mascherine i magazzini delle farmacie – ha detto Giampedrone - per essere messe in distribuzione da mercoledì 13 maggio”. Giampedrone ha voluto ringraziare i farmacisti e Federfarma per il grande lavoro compiuto a favore dei liguri che ha portato alla distribuzione di complessive 3,5 milioni di mascherine gratuite ai liguri.  

“Sottolineo ancora una volta – ha concluso l’assessore - che le mascherine del governo annunciate a 0,50 centesimi ancora non si trovano. Perché molti cittadini, finite le nostre mascherine, si rivolgeranno a quelle a pagamento ed è un problema. Perché l’uso della mascherina è obbligatorio in molte azioni quotidiane che i cittadini sono chiamati a compiere. Vorrei pertanto sottolineare che, probabilmente, giovedì o venerdì le mascherine gratuite saranno terminate e che sono necessarie le mascherine a prezzo calmierato”. 

CASSA INTEGRAZIONE: 185.159 LE ORE RENDICONTATE E TRASMESSE OGGI A INPS

Anche oggi Regione Liguria ha trasmesso all'Inps le ore di cassa integrazione decretate e pervenute dalle aziende a tutto il 4 maggio: ammontano a 185.159 le ore rendicontate oggi relative a 1879 lavoratori. Sono le ore contenute nelle domande approvate solo oggi, avanzate da 61 aziende per pagamenti sul mese di marzo (in totale 118.008,90 euro) e da 799 aziende per pagamenti sul mese di aprile (in totale 1.381.779 euro).  

Fino a oggi Regione Liguria ha decretato e trasmesso all'Inps in totale: 2.108.994 ore relative a 27.500 lavoratori, contenute nelle domande avanzate da 39 aziende per pagamenti sul mese di febbraio (in totale 28.552,50 euro), da 11.837 aziende per pagamenti sul mese di marzo (in totale 14.651.514,90 euro), da 1417 aziende per pagamenti sul mese di aprile (in totale 2.402.784 euro).

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU