Attualità - 17 aprile 2020, 14:16

La proposta di Dino Morando (ANPI Ceriale): "Medaglia d'Oro al Valor Civile ai Sanitari vittime del Coronavirus"

Nell'avvicinarsi del 25 aprile, un riconoscimento in memoria del "Megu" per eccellenza, il Partigiano Felice Cascione, medaglia d'oro della Resistenza e autore di "Fischia il vento"

La proposta di Dino Morando (ANPI Ceriale): "Medaglia d'Oro al Valor Civile ai Sanitari vittime del Coronavirus"

Si avvicina il 25 aprile, ma quest’anno sarà una “Festa della Liberazione” completamente diversa da qualsiasi celebrazione vissuta dal dopoguerra fino a oggi. La situazione anomala che stiamo vivendo spinge Dino Morando, presidente della sezione ANPI “Felice Cascione” di Ceriale, ad alcune considerazioni.

Commenta Morando: “Quest’anno sarà un 25 aprile diverso, senza parate, senza sfilate, senza inni. E naturalmente mi sorge nella mente un parallelismo tra la guerra di Liberazione che i nostri Partigiani combatterono contro il nazifascismo e la guerra di tutti i nostri operatori sanitari, i medici, gli infermieri, i tecnici, gli Oss, le pubbliche assistenze, uomini e donne schierati in prima linea e pronti ogni giorno, seppure in modo diverso, a rischiare la vita in prima persona per sconfiggere un nuovo nemico: il Coronavirus”.

Prosegue Morando: “Da ex lavoratore del comparto della sanità fin dal 1972, inizialmente come infermiere, in seguito come tecnico di radiologia e radioterapia, la mia solidarietà e la mia stima vanno a tutti quegli operatori che ho appena menzionato. Mi rendo conto che questo è il momento dell’unità e della solidarietà, non delle polemiche; ma alla luce delle mie esperienze lavorative non posso fare a meno di pensare che i miei ex colleghi siano stati costretti ad operare all’interno di un sistema colto impreparato e inadeguato. Questo è il frutto di un lungo processo, a livello regionale e nazionale, di impoverimento della nostra sanità pubblica a favore di una sempre maggiore privatizzazione di reparti e servizi. Le emergenze sono tali proprio perché sono impreviste, non è possibile doverle affrontare in una condizione di carenza dei presidi sanitari più essenziali. Bisogna essere equipaggiati in qualsiasi momento con le giuste attrezzature. Non si può ragionare in termini di ‘azienda’ e di ‘imprenditorialità’, ma solo di ‘Salute pubblica’, bene primario e irrinunciabile da porre al primo posto”.

“Da cittadino – prosegue ancora Morando – l’invito è di stare a casa. Anche in questo caso mi viene in mente il parallelismo con i nostri Partigiani, costretti per settimane e settimane a nascondersi sui monti, al freddo, spesso da soli, spesso senza cibo per lungo tempo. Nel nostro caso si tratta di due mesi nelle nostre case, con i nostri beni di prima necessità a disposizione e con il supporto delle Pubbliche Assistenze, della Protezione Civile e delle Associazioni di Volontariato che stanno coprendo il territorio in modo egregio, garantendo costante supporto alle fasce più deboli. Possiamo e dobbiamo resistere, per il bene di tutti”.

Conclude Morando: “Infine, pensando al nostro personale sanitario schierato in questa emergenza, il ricordo va a colui che fu chiamato ‘U Megu’ per eccellenza: quel medico Felice Cascione, autore dell’inno ‘Fischia il Vento’ e Medaglia d’Oro alla Resistenza, Partigiano al quale è dedicata la nostra sezione cerialese. E proprio nel rispetto della memoria di Cascione chiedo formalmente che sia istituita la Medaglia d’Oro al Valore Civile alla Memoria di tutti coloro che sono Caduti nell’esercizio delle proprie funzioni durante le operazioni di contenimento del Coronavirus. E chiedo anche che tutta la rete di associazioni sul territorio sposi questa mia proposta in modo da fare arrivare un messaggio coeso, forte e chiaro al nostro Governo, affinché sia dato il giusto riconoscimento postumo a chi è morto per salvare delle vite umane”.

Alberto Sgarlato

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