Politica - 14 aprile 2020, 16:49

Multe in via Merano, i consiglieri municipali chiedono delucidazioni a sindaco e Giunta

Sara Tassara (Gruppo Misto, VI Medio Ponente): “Si faccia chiarezza sulle effettive misure da seguire per gli abitanti della zona di Multedo, seguendo regole di buon senso”. Bruzzone, Sacco e Truffelli: (VII Ponente): “Più sinergia tra istituzioni”. L’assessore Garassino prova a chiudere il caso: “Si vada nei negozi più vicini”

Multe in via Merano, i consiglieri municipali chiedono delucidazioni a sindaco e Giunta

Sanzioni in via Merano a Sestri Ponente per i cittadini che risiedono a Multedo, sul confine tra i due municipi: il caso arriva all’attenzione della Giunta comunale. Ieri l’articolo de ‘La voce di Genova’, nel quale si raccontava la storia di Michela e Maurizio, marito e moglie, sanzionati con mille euro per esser scesi a comprare sotto casa, ha riscosso un enorme scalpore, sia a livello di cittadinanza che di amministratori locali ed esponenti delle varie opposizioni. Anche perché, insieme al caso in questione, ne sono emersi moltissimi altri. Oltre ad essere emerso, soprattutto, un certo ‘bisticcio’ normativo, che neppure il chiarimento della Procura della Repubblica di Genova dei giorni scorsi sembra adeguato a chiarire. È più regolare fare la spesa sotto casa, nel negozio o nel supermercato più vicino, anche se è presso un’altra circoscrizione, oppure è più regolare restare comunque nella circoscrizione di residenza, anche se magari i negozi e il supermercato sono più lontani da casa?

È proprio su questa contraddizione che si sono consumati moltissimi verbali: e non parliamo di cifre irrisorie, in quanto vanno dai 400 euro in su, pur con la riduzione del 30% se pagati nei primi 30 giorni dalla data di contravvenzione. Ok, ma chi ha voglia di pagare una multa talmente assurda? C’è da prevedere, come sarà sicuramente, una pioggia di ricorsi, sia all’autorità giudiziaria che presso i giudici di pace. Molto differente poi il comportamento degli agenti della polizia locale: tra chi è più morbido e lascia correre e chi è più rigido e scrive multe a raffica. Ma possibile che non esista una linea univoca di comportamento? Anche perché le persone che abitano al confine tra un Municipio e l’altro non sono certo poche, e a Genova ci sono ben nove Municipi, mica due o tre. Analoghe situazioni si sono ripetute pure a Marassi, a Borgoratti, nel Levante cittadino. Multe su multe, arrabbiature su arrabbiature, polemiche su polemiche.

Tra le prime a muoversi, già ieri pomeriggio, c’è la consigliera municipale del VI Medio Ponente, Sara Tassara, del gruppo misto, che ha scritto un’interpellanza al sindaco Marco Bucci, chiedendo un “chiarimento su sanzioni relative agli spostamenti avvenute in zone di confine tra diversi Municipi del territorio genovese”. Secondo la consigliera, “sono moltissime le segnalazioni che provengono dalla zona di Villa Gavotti e via Antica Romana di Pegli, quartiere ‘a cavallo’ tra i due Municipi, VI e VII, dove persone residenti a Multedo, in quello che ufficialmente è considerato Municipio VII, si spostano a fare la spesa alla Coop di via Merano e nei negozi limitrofi, sempre in zona via Merano, che si trovano sul territorio del Municipio VI ma che, secondo il dpcm del 22 marzo, rappresentano i negozi più vicini alla propria abitazione. In alcuni casi specifici, i cittadini di Multedo hanno sentito il vicino Comando di polizia municipale prima di muoversi dalle loro abitazioni, proprio per chiedere delucidazioni sulla possibilità di spostarsi nel Municipio limitrofo al loro luogo di residenza, onde evitare multe, ma sono stati lo stesso sanzionati dalle pattuglie in servizio”.

Sara Tassara prevede, a ragione, che “sanzioni di questo tipo determineranno certamente strascichi di tipo giudiziario, con innegabile conseguenza sulla stessa amministrazione pubblica, qualora fosse considerata soccombente”. Per questo, l’esponente del Gruppo Misto al VI Medio Ponente chiede al sindaco e alla Giunta comunale che venga fatta “chiarezza sulle effettive misure da seguire per gli abitanti della zona di Multedo, seguendo regole di buon senso, nonché di sicurezza, permettendo loro di approvvigionarsi dei beni di prima necessità nei negozi più vicini al luogo di residenza, seppure su territorio di un altro Municipio. E di verificare l’esistenza di problematiche analoghe su altri Municipi”.

Sulla stessa linea, si sono mossi anche gli esponenti di maggioranza del Municipio VII Ponente: Filippo Bruzzone di A Sinistra, Giovanni Battista Sacco della Lista Crivello e Ugo Truffelli del Partito Democratico: “Tali incertezze normative - scrivono - causano apprensione in tutta la comunità, sia cittadini sia operatori economici, specie in un momento di crisi come questo. È sempre auspicabile, invece, una corretta comunicazione e sinergia tra istituzioni e in particolare tra Comune di Genova e Municipio VII Ponente”. Per questo, anche i tre consiglieri del VII Ponente, chiedono a sindaco e Giunta di “sapere come la civica amministrazione voglia intervenire al fine di superare le problematiche esposte, e non far incorrere la cittadinanza in sanzioni, frutto di diverse interpretazioni della normativa vigente in materia di spostamenti. Inoltre, chiediamo di conoscere nel dettaglio gli eventuali atti già posti in essere per le ‘zone di confine’ tra Municipi, al fine di evitare ai cittadini ulteriori apprensioni in merito agli spostamenti riconosciuti come idonei dalla normativa vigente per il contrasto e il contenimento del covid-19”.

Intanto il presidente del Municipio VII Ponente, Claudio Chiarotti, ha precisato: “Sin dall’inizio dell’emergenza, per quanto riguarda il nostro territorio, ho chiesto al comandante di sezione della Polizia Locale di usare il più possibile elasticità. Faccio un esempio? I cittadini che da Mele, e quindi da un altro comune, scendono a Voltri per fare la spesa, perché i prezzi sono migliori e magari c’è più varietà, vanno consentiti. Direi che con il buon senso certe situazioni si possono superare, e nel nostro caso non se ne sono ancora verificate”. In Comune, ha presentato un’interrogazione il consigliere comunale di Italia Viva, Mauro Avvenente, che chiede di “contestualizzare la normativa sulla base di un territorio complesso come quello genovese e ligure”.

Questa mattina ad un’emittente locale, l’assessore comunale alla Sicurezza e con delega alla Polizia locale Stefano Garassino ha spiegato: “Per chi abita al confine tra i due Municipi, vale il criterio del negozio più vicino, anche se in Municipio differente”. Se l’informazione è stata passata e trasmessa correttamente, come c’è da sperare, non dovrebbero più verificarsi le situazioni dei giorni scorsi. E sarebbe, a ben vedere, già un gran passo.

Alberto Bruzzone


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