L'Usb dei vigili del fuoco denuncia la gestione "inaccettabile" dell'emergenza coronavirus da parte dei dirigenti, dichiarando che mancano le protezioni necessarie per svolgere il lavoro in sicurezza.
In una lettera, indirizzata al direttore generale dei vigili del fuoco della Liguria e al comandante di Genova, specificando come "in un momento così difficile del nostro Paese, codesta Organizzazione Sindacale, ora più che mai è chiamata a tutelare la sicurezza di tutti i lavoratori e della collettività intera, precisando che è un dovere vostro adottare tutte le misure preventive e contenitive del contagio anche nel contesto lavorativo oltre che per la tutela della collettività assistita negli interventi.
Noi vigili del fuoco che siamo, normalmente, chiamati ad operare nelle condizioni di emergenza anche sanitaria, non possiamo derogare alle necessità di tutela della salute e della sicurezza nel momento in cui intollerabili mancanze di protezione possano danneggiare noi come lavoratori e chi ci sta accanto, con conseguenze nefaste per l'intera collettività e per una continuità nel contagio che ad oggi siamo chiamati ad evitare per espresse disposizioni di legge.
Pertanto ci troviamo costretti ad evidenziare che per vostra esclusiva superficialità non sono state adottate le opportune norme previste, lasciando così i lavoratori nella completa mancanza di tutela preventiva, che incide direttamente sul contesto lavorativo e viola le disposizione per il contenimento dell'epidemia
Vi chiediamo, pertanto, di provvedere a riorganizzare il personale: a oggi viene utilizzata la stessa rete organizzativa, impiegata per la gestione della caduta del Ponte Morandi, che ha minimizzato ed evitato di tutelare i lavoratori nell'espletamento delle varie operazioni di intervento senza l'applicazione delle più semplici norme di tutela della sicurezza esistenti e che oggi si ritrova con il vostro placido consenso a gestire un'emergenza sanitaria che non ha precedenti e che rischia di provocare danni ingenti ai lavoratori e alla collettività.
I lavoratori, per quanto ci riguarda, non firmeranno alcuna autocertificazione attestante di essere in buona salute risultando impossibile procedere a dichiarazioni accertanti un fattore presunto e non oggettivo comprovabile in modo specifico".