Esistono davvero differenze tra cervello maschile e femminile? La risposta è affermativa e negarlo non è una strategia vincente, come neppure farne una questione di Serie A e di Serie B. Conoscere per comprendere ed accettare è la ricetta che sta alla base di una serena convivenza con l’altro sesso, anche se spesso comprendere sembra davvero impossibile.
Tra i primi a parlarne in una modalità divulgativa e un po’ romanzata, John Gray, psicosessuologo americano, famoso per il suo primo best seller “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”.
Se provenire da pianeti diversi può avere un certo fascino all’inizio di una relazione, passata la fase dell’innamoramento, lenti rosa con cui osserviamo il nostro partner e che ce lo fanno apparire pressochè perfetto, iniziano a sbiadirsi e la quotidianità del vivere sotto lo stesso tetto inevitabilmente dà un nuovo significato alle differenze, che magicamente iniziano a creare incomprensioni e malumori.
In cosa sono diversi?
Gli uomini hanno una gestione differente del tempo, del sesso e delle priorità etc, e molti sono i luoghi comuni e le battute che si sprecano a riguardo. “Non riescono a fare più di una cosa per volta”, “pensano sempre a quello”, “non prendono mai l’iniziativa, se non a letto”! Talvolta sembra che non abbiano accesso il cervello e le lingue più pungenti imputano tali comportamenti alla difficoltà che un unico neurone avrebbe nello star dietro a tutto. Non è così e le motivazioni sono addirittura spiegabili attraverso le Neuroscienze.
Ma perché fanno così?
Quante volte avete pronunciato questa esclamazione, magari senza riuscire a darvi una risposta soddisfacente? Pigri, insensibili o semplicemente diversi? Ebbene sì il focus va posto proprio sul concetto di diversità, da intendersi come “differente da me”: diverso è l’approccio perché diversa è la percezione e la modalità di “organizzare” le informazioni a livello cerebrale. Anche se può sembrare strano tutto ciò che noi oggi vediamo in scena nella nostra quotidianità è il risultato di migliaia di anni di evoluzione, che ha selezionato quel tipo di comportamento come il più adattivo per la sopravvivenza della Specie. Lo avreste mai detto?
Non trovano mai le cose!
Visone periferica diversa. L’origine di questa distinzione potrebbe risiedere nelle abitudini sociali preistoriche. Le donne, occupandosi principalmente della raccolta di frutta, erbe e radici, avrebbero sviluppato una capacità visiva più ampia; al contrario gli uomini, adibiti alla caccia, avrebbero imparato a puntare la preda frontalmente e a concentrare l’attenzione su un oggetto alla volta, anche se a grandi distanze.
Per tutti gli approfondimenti vi aspetto giovedì 19 marzo alle ore 20.00 al Teatro Strada Nuova per raccontarvi di Scienza e Psicologia, ma come sempre con tanta ironia, Una serata utile per le donne, ma indispensabile per gli uomini per divertirsi, ma anche per fare beneficienza, parte del ricavato sarà devoluto a Babboleo Onlus, per un Progetto a sostegno delle famiglie indigenti del nostro territorio
Link per i biglietti https://teatrostradanuova.it/show/de5abc3c-3250-ea11-916b-005056ba097e/Il-cervello-dei-maschi-dovO-e-come-funziona/
Oppure scrivete a info@sarapadovamo.com