Eventi - 20 febbraio 2020, 09:21

Pegli ricorda Dante e "il mistero della poesia d'amore"

Sabato 22 febbraio 2020 alle ore 17.15 si terrà l'incontro pubblico a ingresso libero e gratuito "Dante e il mistero della poesia d’amore" nella Sala Municipale di Pegli in Via Ignazio Pallavicini 5

Pegli ricorda Dante e "il mistero della poesia d'amore"

Sabato 22 febbraio 2020 alle ore 17.15 si terrà l'incontro pubblico a ingresso libero e gratuito "Dante e il mistero della poesia d’amore" nella Sala Municipale di Pegli in Via Ignazio Pallavicini 5, con il patrocinio del Municipio VII Ponente.

Il nome di Dante gode e sempre godrà ovunque della fama di una gloria immortale è “Il signore dell’altissimo canto” come lo definisce papa Paolo VI nella lettera apostolica del 1965. E proprio per comprendere meglio Dante e i suoi scritti diventa necessario conoscere cosa sia quel canto d’amore che caratterizza il periodo storico in cui vive. L’indagine letteraria nel farsi indagine storica ci fa vedere infatti che ci troviamo in un momento storico particolare dove si ebbe un proliferare della poesia d’amore in maniera insolita, importante, repentina

Un vero enigma l’irrompere della poesia d’amore nel medioevo occidentale e nessun consenso accademico è stato mai raggiunto sull’origine di questo canto.  La fin’amor  – femminile in lingua d’oc – era il tema dominante di una civiltà evoluta, che collocò la donna al centro di un percorso di formazione spirituale secondo codici e riti presentati con grande attenzione. Dall’aristocrazia delle corti alla nascente borghesia cittadina il “discorso d’amore”, espresso nella poesia, nel canto, nella musica, nel romanzo, si estese con diverse inflessioni in gran parte d’Europa, per indicare un cammino di elezione e conoscenza a chi ne era capace di intenderne la potenza rigenerante. Ma chi erano questi poeti, cosa nascondeva il loro linguaggio d’amore, chi è la donna tanto cantata, che scatena l’amore dei Trovatori e di Dante. La domanda è sempre la stessa che da secoli caratterizza il canto d’amore: “Chi è Costei che s’avanza come aurora che sorge, bella come la luna, splendida come il sole, terribile come un esercito schierato a battaglia?” Cantico dei Cantici, 10

Nel sonno in cui siamo immersi, ancora oggi l’altissimo canto di Dante è in grado di portare alla luce quello che la nostra vita intima desidera ardentemente, quell’Arabia Felix tanto vagheggiata.

Comunicato stampa

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