Il presidente della Regione Giovanni Toti, candidato in pectore per il centrodestra alle prossime elezioni regionali, si mostra tranquillo rispetto alle fibrillazioni che attraversano il centrodestra in relazione alle candidature per le elezioni amministrative: a tenere banco i nomi dei candidati, rispetto ai quali è in atto un braccio di ferro interno alla coalizione.
"Io sto gestendo con soddisfazione la campagna elettorale in Liguria, dove mi pare che tutti i partiti del centrodestra siano armati delle medesime buone intenzioni e sono pronti a conquistarsi un nuovo mandato in questa Regione - ha spiegato Toti di fronte alle domande dei giornalisti -. Sulle regioni del sud evito di mettere bocca, non conoscendo bene la situazione: credo che Salvini, Meloni e Berlusconi troveranno i migliori candidati. Ritengo occorra ragionare caso per caso, individuando il candidato migliore e più capace di coalizzare la società civile attorno a buone idee, aldilà delle singole bandiere di partito".
Toti poi passa al contrattacco, evidenziando come dal suo punto di vista sia ben più incerto il quadro delle candidature a sinistra: "Non mi preoccupa tanto la condizione del centrodestra, quanto invece dovrebbe preoccupare la situazione dei nostri avversari: non è chiaro se in Campania si candidi o meno il governatore uscente, così come non è chiaro neppure chi sia il mio sfidante in Liguria. Ho letto numerosi nomi via via uscire di scena senza che ne sia emerso ancora uno definitivo".
Infine il governatore ligure, sollecitato dalle domande dei cronisti, si è espresso sulla vicenda Gregoretti, e sul voto oggi in corso in Senato per autorizzare la magistratura a processare Salvini per aver tenuto in mare la nave della Marina Militare carica di migranti. L'accusa è sequestro di persona aggravato: "Se dovesse passare il sì prevedo un diluvio di processi tale da intasare i tribunali - ha commentato Toti -. Sindaci accusati di estorsione per le multe dei vigili, il ministero indagato per aggiotaggio e turbativa d'asta a ogni collocazione di bond di stato, il ministro della Salute processato per sequestro di persona in occasione della quarantena imposta agli italiani nella struttura militare della Cechignola: se fare il ministro significa andare sotto processo temo un aggravio di lavoro significativo per i magistrati e un'ingovernabilità per il paese altrettanto temibile. Mi sembra il voto più strampalato che ho visto nella mia vita professionale da giornalista e in quella da politico".