"Hanno ridotto il numero di consiglieri comunali, poi quelli regionali, hanno abolito il consiglio provinciale e ora vogliono ridurre i parlamentari - si legge in un comunicato stampa diffuso dalla federazione genovese di Rifondazione Comunista a proposito del prossimo referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari -. Guarda caso azzannano sempre le assemblee elettive e mai gli esecutivi, che anzi proprio in virtù di questi tagli, hanno sempre più poteri e sono sempre più in mano ai poteri forti finanziari sempre più riuniti in lobby".
"Da anni va avanti un disegno criminale antidemocratico che vuole rendere le assemblee elette dal popolo sempre più un orpello fastidioso e inutile se non dannoso con costi da tagliare se non da eliminare - si legge ancora nel documento -. Certo, l'opinione pubblica è stata manipolata assai bene,da parolai mistificatori che si sono arricchiti, tanto che oggi se dicessero via il parlamento e le assemblee consiliari troverebbero un largo consenso. Le dittature nel sistema attuale capitalistico, si instaurano per vie pseudodemocratiche. Non fateci truffare votate no al referendum costituzionale del 29 marzo".