La Liguria è una regione del nord Italia che, per le sue caratteristiche geografiche e morfologiche, già in epoca medievale – a causa della povertà del suolo e del territorio e della sua vicinanza al mare – aveva fatto del commercio e della finanza le basi della sua economia, già da allora guardando oltralpe per i propri traffici.
La Liguria e l’immigrazione
Tale impostazione ha fatto sì che l’immigrazione ligure, principalmente dalla Fontanabuona – comprensorio montano in provincia di Genova – si intensificasse alla fine dell’Ottocento per continuare fino a dopo la Prima guerra mondiale.
I Liguri negli USA
I liguri a New York si stabilirono quasi esclusivamente in una parte di quello che oggi è chiamato “West Village”: Downing Street, Carmine Street, McDougal Street, King Street e Sullivan Street.
Ancora oggi diverse famiglie liguri risiedono in questa zona, dove si possono notare numerosi nomi liguri fra i ristoranti e altre attività commerciali.
Enorme importanza ebbe per i liguri, all’epoca, la scoperta dell’oro sulla costa del Pacifico, prima in California (1848), poi in Canada (1854).
Si trattò di un vero e proprio esodo di massa e i liguri che parteciparono alla Corsa all’Oro (Gold Rush) furono numerosi.
Alcuni Liguri famosi negli USA
Il primo che vogliamo citare è Domenico Ghirardelli, proveniente da Genova, dove aveva lavorato nella pasticceria Vedova Romanengo.
Tra il 1849 e il 1852 crea un’azienda dolciaria tutt’ora esistente, la Ghirardelli Chocolate Company, cresciuta negli anni fino a diventare oggi la prima azienda di cioccolato americana; nel 1998 è stata acquisita come consociata dalla Lindt and Sprungli.
Altro elemento di spicco partecipante alla Corsa all’Oro fu Marco Fontana che fondò un’industria per la conservazione della frutta e della verdura – la Fontana Cannery - che, col tempo, sarebbe diventata la Del Monte Corporation, uno dei colossi del commercio conserviero.
E, ancora, non possiamo non citare Amedeo P. Giannini, nato in California da genitori di Favale di Malvaro (Ge), che fu il fondatore della Bank of America e che tramite la sua banca e il denaro raccolto fino ad allora, offrì con successo e praticamente senza garanzie, agli immigrati Italiani, il denaro per ricostruire le loro case e i loro negozi, dopo il terremoto e l’incendio di San Francisco del 1906.
Liguri negli USA al giorno d’oggi
Fu proprio grazie al contributo ligure che l’emigrazione italiana negli Stati Uniti è sempre stata tenuta in gran considerazione ed il fatto che, andando oggi in California, si trovino ancora tanti cognomi liguri e non solo di persone, ma anche di luoghi o iniziative, ne è certamente un segno.
Tuttavia, le frontiere americane nel 1921 furono chiuse; una serie di leggi limitarono in maniera molto consistente il numero degli immigrati.
Lo stesso avvenne dopo la seconda guerra mondiale, quando l’emigrazione dalla penisola, e quindi dalla Liguria, riguardò quasi esclusivamente i ricongiungimenti familiari e poi, in maniera sempre più consistente, gli esponenti di professionalità elevate.
Oggi, che l’emigrazione ha assunto toni e modalità differenti rispetto a quelli più sopra ricordati, i cittadini liguri, come tutti i cittadini del resto del mondo, volendo recarsi negli Usa – per turismo o affari - devono esibire alla frontiera un passaporto valido e l’ESTA (Autorizzazione elettronica di viaggio per gli Usa).