Occorre intervenire subito perché la situazione è seria e non può essere sottovalutata: è questo il grido d’allarme del vicesegretario nazionale Federagenti nonché membro dell’assemblea dei delegati Enasarco Loretto Boggian all’incontro nel capoluogo ligure: “La sostenibilità di un sistema previdenziale deve andare di pari passo con la sua equità e con l’adeguatezza delle prestazioni offerte agli iscritti: è troppo facile, a fronte di sprechi ed inefficienze, limitarsi ad innalzare i contributi da versare; siamo pronti ad introdurre quelle riforme che da troppi anni gli iscritti chiedono purtroppo inascoltati”.
“Il patrimonio mobiliare ed immobiliare dell’ente – dice Carlo Bagnasco, consulente finanziario Anasf – dev’essere gestito con professionalità e competenza e non messo in pericolo da una gestione inadeguata se non addirittura spericolata perché in ballo c’è il futuro di 220.000 famiglie e su questo non si scherza”.
“Ci preoccupa moltissimo la mancanza di una visione strategica sul futuro dell’ente – aggiunge Andrea Dameri (Fiarc) – con particolare riguardo alla diminuzione ormai decennale del numero d’iscritti sulla quale non s’è intervenuto: si versa sempre di più per avere sempre di meno. L’ente deve tornare ad assumere un ruolo centrale nella vita degli agenti di commercio e degli intermediari finanziari perché oggi viene invece vissuta di fatto come una tassa da pagare”. In Liguria operano circa 6.000 lavoratori iscritti all’Enasarco di cui quasi 4.000 nella sola Genova.