Attualità - 18 dicembre 2019, 18:22

Il Ministero della Giustizia ed Enel siglano l'intesa per la formazione professionale dei detenuti

Il ministro della Giustizia Bonafede: "Un importante impegno preso, un percorso virtuoso di collaborazione che mi auguro possa diventare un modello da ripetere"

Il Ministero della Giustizia ed Enel siglano l'intesa per la formazione professionale dei detenuti

Promuovere il lavoro penitenziario attraverso l’istruzione e la formazione professionale dei detenuti nell’ambito del progetto “Mi riscatto per il futuro”. È l’obiettivo del Protocollo d’intesa che il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e l’Amministratore Delegato di Enel, Francesco Starace, hanno siglato oggi in via Arenula.

Il progetto punta a realizzare un programma formativo qualificante in favore dei detenuti, finalizzato all’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro. In particolare negli istituti penitenziari saranno attivati percorsi, modulari e flessibili per contenuti e durata, per favorire il recupero e l’acquisizione di abilità e competenze individuali e individuare possibili inserimenti lavorativi professionalizzanti per i detenuti. 

L’intesa trova fondamento, da una parte, sulle esperienze positive già sperimentate dal Gruppo Enel per promuovere una formazione professionale sempre più indirizzata alle specifiche esigenze del mondo del lavoro e, dall’altra, sull’impegno del Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di sviluppare attività lavorative in favore dei detenuti, al fine di ridurre il rischio di recidiva e favorire il loro reinserimento nella società. 

L’accordo prevede inoltre la possibilità di sviluppare ulteriori progetti congiunti, anche in campo internazionale: in questo senso, sarà a breve avviata una collaborazione nell’ambito del progetto di implementazione del lavoro di pubblica utilità nel sistema penitenziario di Città del Messico. Saranno individuate, inoltre, aree di intervento per rendere più sostenibili le strutture penitenziarie attraverso soluzioni di efficientamento energetico e lo sviluppo di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. 

"Oggi si concretizza - ha affermato il Guardasigilli - un importante impegno preso, un percorso virtuoso di collaborazione che mi auguro possa diventare un modello da ripetere. Il nostro impegno non mira solo alla rieducazione del detenuto ma comprende anche la sicurezza della collettività, perché quando un detenuto esce dal carcere, grazie a progetti come questo, difficilmente torna a delinquere". 

Siamo particolarmente orgogliosi di aver sottoscritto un accordo che permetta un più rapido abbandono della ‘zona grigia’, quella tra l’uscita dal carcere e il reinserimento nella società civile, favorendo l'ingresso dei detenuti nel mondo del lavoro per ridurre il rischio di incorrere negli stessi errori del passato. – ha commentato l’Amministratore Delegato di Enel Francesco Starace -. L’obiettivo è proporre una formazione professionale in linea con la rapida evoluzione del mondo del lavoro. I progetti che saranno sviluppati grazie al protocollo confermano l’impegno che Enel si è assunta per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite; in particolare per una crescita e una istruzione eque e inclusive”.

Redazione


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