"Il governo ha risposto in maniera reattiva e positiva alla decisione di Arcelor Mittal di lasciare l'Italia, creando problemi sociali da Nord a Sud, da Genova a Taranto. In campo ci sono varie opzioni per garantire i posti di lavoro, che sono fondamentali per il Pil nazionale, oltre che per le economie locali. Nel caso di Taranto bisogna individuare soluzioni che rispettino l'ambiente in una provincia flagellata dall'inquinamento e dal conseguente impatto sulla salute di molte persone. Ma attenzione: quando si parla di ex Ilva è doveroso ricordare che riguarda anche Genova, per cui sarebbe un nuovo serio problema. Si tratta di una città che ha vissuto un anno e mezzo difficilissimo".
Lo dichiara il deputato di èViva, Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Liberi e uguali.
"Per questo motivo - aggiunge Pastorino - l'azienda non deve assumere un atteggiamento ricattatorio. Fin dall'inizio la scelta di scappare dall'Italia sembra dettata dalla difficoltà a realizzare il piano industriale, invece che dal ritiro dello scudo penale. Bisogna pensare ai giusti investimenti e non a creare ulteriori tensioni sociali".