Una due giorni quella del 29 e 30 ottobre dell'anno scorso che avevano messo i ginocchio la maggior parte dei comuni costieri della provincia di Savona. La mareggiata aveva colpito con danni non indifferenti da levante a ponente con raffiche di vento senza precedenti.
A causa proprio di quest'ultimo fenomeno aveva perso la vita a Albisola Superiore in via Garibaldi una donna di 88 anni che era stata colpita da alcuni detriti che si erano staccati dal cornicione di una palazzina, morendo a causa del trauma riportato.
Un tragico epilogo, tra i primi a caratterizzare quella terribile serata proseguita con disagi durante tutta la notte.
A Porto Vado la Corsica Ferries rompe gli ormeggi e si allaga l'area d'imbarco, le auto presenti erano state infatti circondate dall'acqua. Per non parlare degli ingenti danni a una passeggiata già colpita nel dicembre del 2017 e alla banchina del porto.
Innumerevoli gli alberi crollati da Alassio a Finale, da Albenga a Albisola, passando per Vado e Savona in corso Mazzini.
Ma i danni si contano innumerevoli nelle passeggiate di tutta la provincia. Alassio paga un conto carissimo, viene distrutto il lungomare, si era venuta a creare una voragine sotto la cappelletta e i dehor distrutti. Naturalmente non si sommano gli interventi per i ripascimenti, piaga ancora irrisolta.
A Varazze si registrano alcuni danni all'ingresso della Marina, la passeggiata è zeppa di sabbia e il lungomare Europa, in attesa dei due milioni stanziati, ha provato a rialzare la testa anche se i segni della forza del mare sono ancora tangibili nonostante gli interventi record per la messa in sicurezza.
Celle già dalle prime ore della sera nella zona di San Bastian ha dovuto far fronte all'imponente forza del mare che ha creato particolare apprensione agli esercizi commerciali della zona. E durante la notte ha fatto sentire la sua forza nel centro storico. A pagare il prezzo più caro il porticciolo Cala Cravieu dove sono andate distrutte diverse pagare e altre particolarmente danneggiate, con il muro di contenimento che ha ceduto a causa delle imponenti onde.
A Albissola Marina interventi a tempo di record per salvaguardare la passeggiata degli artisti, nella vicina Albisola Superiore, a Bergeggi e Spotorno invece sono gli stabilimenti balneari a essere finiti in ginocchio, per non parlare del molo di Noli e del porto di Finale oltre alla voragine che si è venuta a creare sulla strada del Malpasso.
Savona ha subito i danni più ingenti nella passeggiata di Zinola e con i 145mila euro stanziati sta cercando di ovviare alla problematica.
Durante quella terribile notte nell'area stoccaggio del porto savonese mille auto, soprattutto Maserati, avevano preso fuoco. La mareggiata era salita ed aveva invaso l'intera area compresi i due parcheggi dove erano stoccate le auto che sarebbero state destinate all'esportazione. Il rogo è scaturito nel cuore della notte, mentre le onde, oltre i 7 metri, avevano invaso l'area. Probabilmente, la presenza di acqua nel piazzale, hanno fatto esplodere alcune batterie delle auto dando via all’incendio. L'indagine condotta dal Pm Chiara Venturi era stata archiviata in quanto dopo gli accertamenti svolti era stato stabilito che si era trattato di un fatto accidentale.