“Gli studenti genovesi del ponente, della Valpolcevera e della Valle Stura incontrano ancora molte difficoltà a raggiungere scuole e università a oltre un anno dal crollo del ponte Morandi. L’assessore Cavo, che si ostina a sostenere che tutti i problemi siano stati ormai superati, venga in Commissione a fare il punto della situazione e a studiare una soluzione”. Lo chiede il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti.
“Purtroppo l’emergenza non è finita – spiega l’esponente del Pd – e i problemi permangono. La Giunta regionale, finora, si è limitata a una semplice politica dei rimborsi dei titoli di viaggio: un intervento parziale (il 60% dell’abbonamento) e limitato ad alcuni territori (il ponente è stato escluso da Cogoleto a Cornigliano). Ma le famiglie chiedono soprattutto soluzioni logistiche, che consentano agli studenti di poter raggiungere con puntualità le scuole genovesi. In Valle Stura i ragazzi e le ragazze che per motivi di studio devono recarsi quotidianamente a Genova fanno i conti con collegamenti e orari inadeguati. A ponente sono state avanzate dal Municipio VII delle proposte precise che non sono mai state prese in considerazione. Ma la situazione resta assai complessa anche in Valpocevera, sia per chi abita nei piccoli Comuni della città metropolitana sia per chi vive nei quartieri. Al mattino, per fare un esempio, da Campomorone partono solo due corriere Atp, mentre i pochi treni mattutini da Arquata arrivano troppo tardi a Genova per chi deve entrare a scuola alle 8. E così, anche quest’anno, gli studenti di queste tre ampie porzioni dell’area metropolitana genovese devono fare conti con molte difficoltà, rischiando di arrivare in ritardo a lezione e non avendo a disposizione alcun tipo di aiuto logistico. L’assessore Cavo, insieme a Trenitalia, Amt, Atp e il Miur deve mettere in campo soluzioni strutturali, perché il nuovo ponte autostradale, secondo le previsioni più rosee, non verrà inaugurato prima della prossima primavera. L’anno scolastico è appena cominciato con molte difficoltà, bisogna agire velocemente. Servono servizi e mezzi di trasporto nelle ore di ingresso e uscita da scuola. E servirebbe una proposta regionale (che ci saremmo aspettati dall'assessore Cavo) che invece, al momento, non esiste”.