Un presidio colorato e un'iniziativa goliardica hanno aperto il presidio di fronte a Palazzo Tursi, indetto dal collettivo Non Una di Meno per protestare contro la vicenda del patrocinio del Comune all'iniziativa "Aperitivo con lo stalker": le locandine della manifestazione mostravano il logo istituzionale ma l'amministrazione ha negato con forza di averne mai concesso l'uso.
I manifestanti hanno distribuito una serie di moduli con un ironico simbolo del Comune su cui i cittadini potevano proporre ipotetici eventi che 'amministrazione avrebbe potuto patrocinare "a sua insaputa".
"Il patrocinio concesso (a sua insaputa) dal Comune di genova e dal Municipio Levante all'evento "Aperitivo con lo stalker" del blogger noto per le sue esternazioni contro le donne sfregiate dall'acido, e negazioniste rispetto a stalking e femminicidio, ha suscitato molte proteste in città grazie alle quali l'evento non si è poi tenuto - si legge in un volantino distribuito durante il presidio -. Sappiamo che senza questa reazione chi si adopera per creare una città nemica delle donne avrebbe agito indisturbato col benestare del sindaco. Anche i contenuti degli altri due eventi promossi dall'Associazione Padri Separati sono alquanto preoccupanti, infatti la propaganda antigender e il tema della bigenitorialità sono intrisi di messaggi misogini e discriminatori. Siccome, nonostante le smentite paradossali e i rocamboleschi scaricabarile, le istituzioni cittadine non si sono mai dissociate dai contenuti espressi nelle tre iniziative in programma, vogliamo la certezza che nessuna delle tre si svolga".
"Grazie a una grande mobilitazione oggi lo stalker non prenderà aperitivi: vogliamo una città che sostenga le donne nei percorsi di uscita dalla violenza e l'educazione all'affettività e alla sessualità in tutte le scuole", si legge in conclusione del documento.