Eventi - 02 settembre 2019, 09:39

"Le vie dell'estasi", al Ducale lo spettacolo a cura di Giovanni Di Cicco e Davide Ferrari

In scena tradizione e modernità, sacro e profano, Oriente e Occidente, danze estatiche e coreografie di ricerca, suoni acustici e partiture originali

"Le vie dell'estasi", al Ducale lo spettacolo a cura di Giovanni Di Cicco e Davide Ferrari

A Palazzo Ducale (Salone Maggior Consiglio) il 3 settembre alle ore 21 si svolgerà in prima europea una co-produzione Echo Art/DEOS : “Le vie dell’estasi” con Dervisci rotanti Sema Ensemble, Deos Dance Ensemble Opera Studio e Echo Art Ensemble.

A distanza di oltre 20 anni si riporta in scena un evento (rivisitato dai tempi) che unisce tradizione e modernità, sacro e profano, Oriente e Occidente, danze estatiche e coreografie di ricerca, suoni acustici e partiture originali. Lo spazio e il tempo del rito Sema si manifestano e si aprono all’esterno, nello spettacolo a cura di Giovanni Di Cicco e Davide Ferrari.

Come spiega il direttore Davide Ferrari: "Le produzioni del Festival Musicale del Mediterraneo 2019 riesploreranno, a distanza di oltre 20 anni, le “vie estatiche del sufismo” dei Dervisci di Istanbul in dialogo “rotante” con i danzatori contemporanei di Deos; scopriranno la musica carnatica indiana della violinista virtuosa Jyotsna Srikanth intrecciarsi con le musiche paganiniane; omaggeranno il pensiero del Dalai Lama con le voci, i canti e le danze tibetane; percorreranno le musiche della “via della seta”, con musiche turche, armene, persiane. Ci saranno co-produzioni, come con Musicaround per le voci dell’Est delle Balkanes. E ancora, sperimentazioni, tradizioni, incontri (in collaborazione con il Celso) e seminari che daranno il via a Womus, una vera e propria world music school: la voce estrema sciamanica di Sainkho con il chitarrista giapponese Kazuhisa Uchihashi, le rare musiche tradizionali nepalesi degli Night da Kathmandu e le musiche vietnamite di Bach Yen e il noto maestro Tran Quang Hai . E poi ritmi dalle diverse regioni e tradizioni indiane e il teatrodanza rituale del Kerala di Karunakaran, già attore di Peter Brook. Infine, a conclusione del programma un omaggio a Pina Bausch, simbolo immenso del linguaggio contemporaneo, riportata in scena con un’espressione estrema, euroasiatica, dalle origini giapponesi, che coniuga tradizione e contemporaneità: la danza butoh di Tadashi Endo".

Sedi concerti in Genova:

Palazzo Tursi, via Garibaldi 9

Palazzo Ducale, piazza Matteotti 9

Castello D’Albertis, corso Dogali 18

Museo Chiossone, piazzale G.Mazzini 4

Museo Diocesano, via T. Reggio 20 r.

Biglietteria aperta in sede da 2 ore prima dell’inizio del concerto; posti non numerati ingresso euro 10 (ridotto euro 8). Abbonamento Festival euro 60.

Redazione

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