A Bonassola, domenica 28 luglio, arriva il ReaLear di Caterina Simonelli, attrice di straordinario coraggio e bravura. Il suo è un monologo pieno di gente che diventa una corsa senza fiato, in cui tutto si mescola inevitabilmente. Una riscrittura di Shakespeare in cui prepotente appare la realtà.
“C'è un re, un vecchio e ci sono le figlie di questo re, di questo vecchio – racconta l'autrice e interprete dello spettacolo (Miglior Attrice al Roma Fringe Festival 2017) –. Ci siamo noi, i figli, gli eredi bastardi. Noi i figli di un tempo che non è capace di parlare come sente. Ci sono parole che volano fra padri e figli, fratture mai più conciliate. Ho provato a scrivere come in una corsa la storia che ha piegato la mia famiglia. Un ‘correre via’ di parole perché a volte non riesco a fare altro. Poi c’è mio nonno che fa sempre e comunque quello che gli pare, perché mio nonno è così: ‘un ci si ragiona col mi' nonno. È una tragedia! Lo aveva detto Shakespeare giusto?! Per questo si ride, anche".
"RealLear è un testo vitale, ironico, contraddittorio, sincero - dichiara la regista Marta Richeldi -, capace di creare un corto circuito esplosivo tra la storia contemporanea, autobiografica di Caterina e la grande storia del Re Lear di Shakespeare. Due epoche, due linguaggi: i personaggi del teatro e le persone della vita vera si specchiano, si riconoscono, affrontano lo stesso vuoto, le stesse contraddizioni, si aggrappano alla vita cercandone un perché o la lasciano andare stanchi di lottare. Caterina in scena è sola con un mare di parole: le scrive, le 're-cita', le urla, le prende in giro. Ma queste parole non bastano, non bastano a dire l’amore, non bastano a riempire il vuoto dentro e intorno a noi, allora c’è la corsa, c’è il silenzio, ci sono il corpo e la musica, c’è il teatro e la possibilità di fermarsi per un istante, di incontrarsi, di riconoscersi in Shakespeare, nei grandi re, nei padri e nei figli di ogni epoca".