"È un fatto positivo - scrive il consigliere regionale del Partito Democratico Giovanni Lunardon - che la Cisl Liguria rilanci la Zes (Zona economica speciale), un’idea che era stata avanzata a suo tempo dagli spedizionieri e che, all’indomani del crollo del Morandi, il Partito Democratico aveva ripreso in occasione della discussione sul Decreto Genova (anche se il Governo aveva lasciato cadere quest’ipotesi). A nostro avviso la Zes è uno strumento che potrebbe rappresentare una svolta importante per il porto e l’economia genovese e non c’è motivo per non riaprire questa discussione. La Zona economico speciale era nata col Governo Gentiloni per le aree disagiate del sud Italia, ma grazie all’europarlamentare del Pd Brando Benifei avevamo verificato che l’Europa sarebbe stata d’accordo nell’inserire anche Genova in quella lista, anche in ragione delle difficoltà economiche generate dal crollo del ponte".
"È stato folle non provarci e non ha senso continuare a negare questa possibilità alla nostra città - aggiunge Lunardon -. All’epoca del Decreto Genova non ci fu solo una mancanza da parte del Governo, ma anche delle istituzioni locali (Comune e Regione) che dimostrarono di non credere fino in fondo alla Zes. Eppure parliamo di uno strumento che non solo consente procedure agevolate, ma che prevede anche un credito di imposta fino a 50 milioni di euro per le aziende. Oltre a rimettere al centro dell’agenda politica ragionale e nazionale la Zes, sarebbe importante che almeno si facesse partire la Zona logistica semplificata (Zls), uno strumento che non contiene incentivi fiscali, ma che almeno consente di abbatterei tempi e procedure. La Zls è prevista dal Decreto Genova, ma non è mai partita davvero. La Regione faccia la sua parte per superare questo stallo".