Venerdì 31 maggio dalle 9 alle 13.30 e sabato 1° giugno dalle 9 alle 19, in passeggiata Anita Garibaldi a Nervi nell’area di Torre Gropallo, proseguiranno le iniziative di “Salviamo il Gozzo Cornigiotto!” dedicate alla salvaguardia, al recupero e all’abilità costruttiva della tipica barca da pesca ligure (originariamente prodotta a Corniglia) il cui valore storico è oggetto di una proposta di inserimento tra i beni immateriali patrimonio dell’umanità dell’Unesco presentata dal Mu.Ma Galata Museo del Mare e dall'associazione culturale Storia di Barche.
Questi appuntamenti si svolgeranno con il coinvolgimento dell’Istituto Agrario Marsano e del Collegio Emiliani; come quelli dello scorso aprile a Voltri, hanno il patrocinio del Comune di Genova e la collaborazione dell’assessorato al Commercio, Artigianato e Turismo. Il progetto si prefigge due obiettivi: il recupero e il restauro di un gozzo che è simbolo del patrimonio culturale e marittimo ligure. Oggi, infatti, restano solo pochi esemplari della numerosa flotta di questo speciale tipo di gozzo realizzato sino agli anni ‘50 dai maestri d’ascia.
"Ho appoggiato con molto piacere e collaborato al progetto e a queste giornate che, dopo Bolzaneto e Voltri, replichiamo ora a Nervi – dichiara Paola Bordilli, assessore al commercio, artigianato e turismo -. La logica è quella di diffondere sempre più la conoscenza di questo antico "saper fare" frutto della maestria artigiana genovese e ligure. In questi due giorni nerviesi verranno allestiti laboratori di carpenteria navale, calafataggio e corderia. I carpentieri navali dell'associazione Storie di Barche racconteranno la storia dei mestieri antichi e dei vecchi gozzi, partecipando a quello che sarà un “cantiere dei mestieri del mare». Un vecchio gozzo cornigiotto, collocato su due cavalletti, permetterà di illustrare gli interventi necessari al restauro, facendo riferimento agli utensili e ai materiali. Nell'ambito dei laboratori di corderia il pubblico verrà coinvolto nella realizzazione di corde con filacce di canapa e sisal ed eseguiti e insegnati lavori al banco tipici dell'attrezzatore navale: impiombature, nodi e cuciture. Saranno inoltre portate piante da fibra tessile con le quali si potrà praticare la stigliatura a mano.