“La Giunta ligure riunisca la Consulta regionale per l'immigrazione: non l’ha mai fatto dall’inizio del suo mandato. Oltre a essere un obbligo di legge, si tratta di uno strumento importante ai fini dell’integrazione”. Lo dicono in un’interrogazione appena depositata i consiglieri regionali del Pd ligure Giovanni Lunardon (capogruppo) e Pippo Rossetti.
“La Consulta è stata introdotta grazie alle legge regionale 7 del febbraio 2007 – spiegano i due esponenti del Partito Democratico - è costituita con decreto del Presidente della Giunta regionale e rimane in carica per la durata della legislatura. L’ultima volta è stata nominata nel 2012, con la legislatura precedente. Da quando si è insediata la maggioranza guidata da Toti, come ha ricordato oggi anche la Cgil Liguria con un comunicato stampa, quest’organo non è mai stato convocato. Eppure i suoi compiti sono molto importanti e vanno dalla stesura di un piano regionale per l’integrazione, allo studio del fenomeno dell’immigrazione (condizioni di vita e di lavoro dei cittadini stranieri immigrati e delle loro famiglie che risiedono nel territorio regionale, difesa dei loro diritti), fino a esprimere pareri su provvedimenti di particolare importanza in materia di immigrazione e di condizione giuridica dello straniero sottoposti all’esame della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano o della Conferenza Unificata. Tutto questo, però, in Liguria non è possibile, perché la Consulta non è esiste. Eppure la maggioranza di centrodestra si occupa molto spesso di immigrazione (anche se esclusivamente a fini elettorali e propagandistici): poi però si guarda bene dall’utilizzare gli strumenti esistenti per migliorare e potenziare l’integrazione”.
Nella nostra regione, spiegano Lunardon e Rossetti citando i dati della Cgil Liguria, “sono 140 mila i residenti stranieri, pari al 10% della popolazione. Con quest’interrogazione chiediamo al Presidente e la Giunta per quale motivo in questa legislatura non sia stata nominata la Consulta regionale per l’integrazione dei cittadini stranieri immigrati e se non ritenga di attivarsi per adempiere a quest’obbligo di legge”.