Il ‘fortino rosso’ tiene ancora una volta. Così, da sempre, viene definito il Municipio VII Ponente, che ha in Voltri (soprattutto in Crevari), in Pra’ e Pegli i punti di forza del centrosinistra, quelli dove prima i Ds, poi il Pds e ora il Partito Democratico sono più radicati.
Cambiano le denominazioni, cambiano i segretari di partito, ma non cambiano le abitudini di voto. Da queste parti è ancora il centrosinistra a rimanere in testa, proprio come nel 2017, quando il sindaco Marco Bucci prese il governo della città, buona parte dei Municipi cittadini andò al centrodestra, ma non qui.
Il ‘parlamentino’ di Voltri, in piazza Gaggero, restò saldamente nelle mani del centrosinistra, con la presidenza affidata a Claudio Chiarotti. Una differenza ‘di colore’ rispetto all’amministrazione di Tursi che qualche problemino lo ha causato, e pure qualche incidente istituzionale. Ma nel segreto delle urne, anche ieri, la maggioranza dei votanti ha dato fiducia al Partito Democratico, nonostante il vento ‘verde’ della Lega soffi sempre più forte anche da queste parti e in molte zone del Nord Italia abbia fatto prendere decisamente il largo. I risultati parlano chiaro.
A fare il punto della situazione è Matteo Frulio, esponente del Pd voltrese e assessore municipale ai Lavori Pubblici: “Nel Municipio Ponente - afferma - il Partito Democratico rimane il primo partito, con il 31%, nonostante il traino nazionale della Lega, che la fa fermare al 28%. A Voltri, in particolare, il Pd è al 35%, contro il 28% della Lega e il 20% del Movimento 5 Stelle”.
In pratica, il Pd ottiene 13 punti in percentuale in più rispetto al 22% del dato nazionale, che già è stato giudicato molto soddisfacente. Se si pensa che anche altre zone tradizionalmente ‘rosse’, come Sestri Levante, vedono la Lega come primo partito, il risultato del VII Ponente per il centrosinistra è molto più che un’iniezione di fiducia.
Frulio prosegue: “È andata molto bene anche a Pegli, la delegazione è in linea con i dati di Voltri. Buon risultato pure a Pra’. Ma la vera sorpresa è stata Multedo”. Qui, l’apertura di un centro per richiedenti asilo nell’ex scuola materna ‘Contessa Govone’, a ottobre del 2017, aveva provocato un moto d’indignazione da parte della popolazione. Anche il Municipio e buona parte del centrosinistra erano finiti nel mirino. “Ci aspettavamo un risultato negativo, invece pure qui il Pd ha sorpassato la Lega di circa cinquanta voti. Quando le acque si sono calmate, le persone hanno capito che dietro alle polemiche c’è stata strumentalizzazione. Il risultato di Multedo ci premia, ma in generale ci sentiamo premiati dai risultati di tutto il Municipio. Vedere questa inversione di tendenza rispetto all’Italia ci inorgoglisce e ci dà la spinta per poter andare avanti nel nostro lavoro e nella nostra risalita. L’attuale maggioranza di centrosinistra nel Municipio ce la mette sempre tutta. Incontriamo le persone a una a una, cerchiamo di fare politica ‘porta a porta’ e di venire incontro ai problemi delle persone e alle singole richieste con lo stesso atteggiamento mentale”.
Unico neo, secondo Frulio, i quartieri collinari, in particolare Ca’ Nova: “Qui l’affluenza è stata sotto al 50%, quindi molto bassa. Significa che dobbiamo lavorare di più e meglio. Non ci sediamo sugli allori di questo buon risultato. Ci aspettano altre consultazioni e possiamo ulteriormente migliorare, quanto più sapremo fare politica in maniera seria, responsabile e puntuale, dimostrando attenzione al territorio”.
Osservando la cartina del Comune di Genova, si colora di rosso, oltre al Ponente, anche la Valpolcevera, gran parte del centro storico e buona parte del Municipio Levante. La Lega, invece, domina a Sestri Ponente, a Sampierdarena, ad Albaro e nell’alta Valbisagno. È vero che si tratta di un voto Europeo, quindi slegato dalle logiche dell’amministrazione comunale, ma una verifica, in questi termini, gli attuali governanti di Palazzo Tursi sono chiamati a farla. È sufficiente liquidare la questione con il discorso dei ‘fortini rossi’ oppure questo Pd primo partito a Genova è il segnale di qualcosa che comincia a non funzionare?