La Liguria, ha fra le sue principali preoccupazioni il rischio di subire danni ai propri beni a causa di eventi esterni, quali allagamenti o incendi: una percezione probabilmente alimentata dai tragici eventi che hanno interessato la zona nell’ultimo periodo. L’evidenza è rilevata da Ipsos sulla base di dati riferiti al secondo semestre 2018, che mostrano come solo il 35% della popolazione del Nord-Ovest, Liguria inclusa, dichiari di essere preoccupata per occupazione ed economia, 10% in meno rispetto alla media italiana del 45%. Mentre secondo il 63% degli abitanti della zona, la priorità per un futuro sostenibile dovrebbe essere la riduzione di inquinamento, emissioni e rifiuti; segue la riduzione degli sprechi, riconosciuta cruciale dal 55% della popolazione locale.
Complessivamente, la sostenibilità è considerata un tema rilevante dagli abitanti del Nord-Ovest: il 16% della popolazione ritiene di sapere molto bene di cosa si tratti ed il 96% la considera molto o abbastanza importante. Chi dovrebbe farsi carico dello sviluppo sostenibile? Innanzi tutto le istituzioni nazionali, lo dichiara il 72% delle persone, ma anche quelle locali (46% dei rispondenti).
Un aspetto centrale in questa riflessione è quello relativo alle partnership per lo sviluppo sostenibile (Goal 17 Agenda ONU 2030): infatti solo attraverso l’attivazione di un reale dialogo multistakeholder si potranno ottenere risultati duraturi nel tempo in risposta ai grandi temi sociali e ambientali del nostro tempo.<s></s>
Esperienze e progetti concreti per uno sviluppo sostenibile in Liguria sono al centro de Il Salone della CSR e dell’innovazione socialeche si tiene domani, 24 maggio, a Genova, Palazzo della Meridiana (Salita San Francesco 4) a partire dalle ore 9. L’incontro, inserito nel programma del Festival dello sviluppo sostenibile 2019, è organizzato in collaborazione con Eticlab e con il patrocinio del Comune di Genova, della Regione Liguria e dell’Università degli Studi di Genova.
“A Genova, dove concludiamo il Giro d’Italia della CSR che nel 2019 ha toccato 12 tappe attraverso tutto il Paese, è attiva da anni una delle più dinamiche reti multistakeholder per lo sviluppo sostenibile – afferma Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone –Le reti territoriali che aggregano progetti, organizzazioni, energie attorno ai temi della sostenibilità stimola la collaborazione tra gli attori sociali del territorio e facilita la diffusione di esperienze spesso replicabili e scalabili. Un contributo fondamentale per la diffusione della cultura della sostenibilità e il raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030”.