Quando acquistiamo un capo, ci chiediamo davvero cosa ci sia dietro? Anche quest’anno Fashion Revolution lancia la settimana di mobilitazione per riflettere sul reale impatto dell’industria della moda e sulla necessità di un cambiamento nell’anniversario del tragico incidente di Rana Plaza, l’edificio situato a Dhaka, in Bangladesh, sede di fabbriche di abbigliamento crollato il 24 aprile 2013, causando 1.129 vittime e più di 2 mila feriti.
Fashion Revolution week va in scena dal 22 al 28 aprile con eventi, talk e proiezioni per il mondo, in nome di una moda più consapevole. Per l’Italia, da nord a sud, si terranno manifestazioni e incontri e anche Genova prende parte alla mobilitazione per promuovere la rivoluzione nella moda.
Il tema legato alla necessità di una moda più sostenibile sarà protagonista del talk Moda, arte e sostenibilità, che si terrà martedì 23 aprile 2019 alle 18 presso la galleria UnimediaModern di Genova - Palazzo Squarciafico Piazza Invrea 5b.
L’evento, organizzato da Virginia Grozio, sarà un momento per riflettere sul lato oscuro della moda, ipotizzando soluzioni possibili e scenari futuri per un cambiamento che metta al centro la sostenibilità.
Whomademyclothes , hastag ufficiale della campagna, è la chiamata all’azione perchè partire proprio dalla consapevolezza è il primo passo per farsì che l’industria della moda, tra le più rilevanti in termini di portata e fatturato e tra le più inquinanti a livello globale, riduca il suo impatto sul pianeta e i lavoratori.
Creato in collaborazione con Bottega Solidale e con il supporto di Fashion Revolution Italia, l'incontro prevede l'illustrazione della storia del movimento e la sua evoluzione e del significato di moda sostenibile, con un focus particolare rivolto al legame tra moda e arte. All'evento interverranno Giuditta Nelli, Bottega Solidale, Enza Dedali, Pigna Mon Amour e Graziano Beolchi, Vesti la Natura.