Due città che si somigliano più di quanto non immaginino loro stesse, anche se Genova con il mare davanti e Torino con le montagne alle spalle, ma con quell'aria decadente di nobildonne decadute e orgogliose sono protagoniste del giallo "Matematiche certezze" (Frilli Editori) appena uscito in tutte le librerie.
Due città, due scrittori, quattro mani: la caccia al killer dei dadi - un giocatore che si prende gioco di tutto e di tutti - non solo il commissario Crema e il commissario Mariani, ma anche e soprattutto i loro creatori, il torinese Rocco Ballacchino e la genovese Maria Masella, punte di diamante - ognuno nel proprio territorio di caccia - di un fertile movimento narrativo legato al mondo del giallo e dei noir.
Per due autori che scrivono insieme, ecco una necessaria "intervista doppia".
Scrivere "a quattro mani": com'è?
Balacchino: "Due stili diversi, al pubblico piace, ma due storie incastrate perfettamente l'una nell'altra per un'unica trama. C’era il problema degli stili diversi: lui in terza e al passato, io in prima e al presente…".
Masella. "Ho proposto che il pezzo con Crema diventasse come un lungo flashback. Rocco ha scritto Torino e io ho fatto il contorno, ma imponendomi di legare le due parti alla conclusione".
Il mistero della trama...
Ballacchino: "Le matematiche certezze del titolo di questo giallo stanno a dimostrare che, a volte, non esistono "matematiche certezze" per gli investigatori. Sono sempre alla ricerca di una verità definitiva che non sempre arriva. E il killer dei dadi è veramente un osso duro!".
Masella: "Mai, mai e ancora mai rivelare la trama di un noir, sussurrare frammenti. Un commissario di Torino, Crema, deve indagare su alcuni omicidi, sono i giorni di Ferragosto. Anni dopo, sempre nei giorni di Ferragosto, un commissario di Genova, Mariani, inciampa in un omicidio molto simile a quelli torinesi. Somiglianza casuale? Vi ho detto pochissimo della trama ma posso raccontarvi altro".
I due commissari che tipi sono?
Ballacchino: "Che personaggio è il commissario Crema? Secondo me è un investigatore speciale proprio perché è normale, con la sua quotidianità e la vita in famiglia. Non è un uomo d'azione ma di ragionamento, anche lento a volte. E spesso vittima delle diete!".
Masella: "Che personaggio è il commissario Mariani? Un uomo normale. Fisicamente è piuttosto alto, non magro e non grasso. Ormai si avvia ai cinquanta (all’inizio era molto più giovane), capelli e occhi scuri. Lunatico. Fumatore. Con moglie, che un tempo aveva tradito. Due figlie. Una madre. Dalla madre ha ereditato una scala di valori che lui chiama: liberté, egalité, fraternité".
Le nostre città: Torino e Genova
Ballacchino: "Torino è sempre al centro delle mie storie perché ci vivo, la percorro con i miei passi e mi piace raccontarne usi e costumi, dal mio modesto punto di vista. Penso sia d'obbligo per una scrittore descrivere ciò che lo circonda".
Masella: "C'è tanto di Genova nei miei libri. Luoghi e quindi odori, sapori, suoni. Una curiosità? Quando ho scritto il mio pezzo avevo muratori in casa e mal di schiena - accoppiata favolosa - avevo quindi poche possibilità di ricerche sul campo. Ho ambientato il mio pezzo a meno di un chilometro da dove abito".
I ragazzi e la lettura...
Ballacchino: "Sono direttore della collana per ragazzi "I Frillini", con cui cerchiamo di avvicinare alla lettura i ragazzi dai 9 ai 13 anni, con storie semplici, ma piene di riferimenti alla loro quotidianità. La lettura non va imposta come una medicina, ma bisogna trovare il modo di incuriosire i ragazzi e fornirgli un'alternativa al mondo dei social network".
Masella: "Io sono una professoressa, insegnavo matematica, fisica e informatica. Ma ho sempre collaborato con la gestione delle biblioteche delle scuole in cui insegnavo. Gli adolescenti leggono se vedono adulti leggere. Se non si forzano i loro gusti. Il libro perfetto per uno è sbagliato per un altro. Il libro sbagliato oggi può essere perfetto domani".
Scrittori: si nasce o si diventa?
Masella: "Maria Masella è una scrittrice? Non ne ho la certezza matematica! Ho sempre amato leggere, raccontare storie. Ho cominciato molto presto a scrivere storie. Quando mi chiedevano cosa volevo fare “da grande” rispondevo lo scrittore. Scrivevo per me e per pochi intimi. Nel 1986 (avevo già trentotto anni e il mio percorso lavorativo come insegnante era finalmente come lo volevo) ho inviato un racconto al Mystfest. Ho dimenticato i miei dati, ma mi hanno cercata perché il mio racconto era piaciuto. Non mi sono più fermata".
Ballacchino: "Le mie uniche matematiche certezze sono che senza l'impegno e la voglia di migliorare come autori non si può crescere".
La prossima fatica letteraria?
Ballacchino: "Sto scrivendo il settimo episodio della serie Crema-Bernardini e poi mi piacerebbe che qualche mio testo fosse nuovamente interpretato in teatro, come accaduto ormai qualche anno fa. Un sogno nel cassetto".
Masella: "Ho finito la prima stesura del Maritano 3 (terzo romanzo della trilogia Teresa Maritano e Marco Ardini), sto finendo la prima stesura del Mariani natalizio (sarà il ventunesimo!). Ho promesso un romance storico a Mondadori (ho perso il conto, ma sarà il dodicesimo)".
Dove sarà ambientato il prossimo omicidio?
Ballacchino: "Forse in uno studio televisivo".
Masella: "Mai anticipare! Altrimenti che giallista sarei?"