A seguito del presidio di protesta di una cinquantina No Vax di fronte alla sede del Consiglio Regionale, la conferenza dei capigruppo ha incontrato una delegazione dei manifestanti, e il presidente Giovanni Toti ha puntualizzato la su posizione con la stampa a margine del faccia a faccia, ribadendo che la legge Lorenzin va comunque rispettata.
"Sono convintamente liberale - ha premesso il governatore della Liguria -, penso che la politica del convincimento sia meglio di quella dell'obbligo, ma al momento la Legge Lorenzin prevede l'obbligo di vaccinazione, il Consiglio regionale non è in grado di cambiarla, possiamo solo rispettarla".
"Il Parlamento della Repubblica italiana sui vaccini ha detto una cosa definitiva attraverso una legge: che sono tanto indispensabili da renderli obbligatori - ha aggiunto Toti -. Ognuno si tiene il suo legittimo parere, ma quando il Parlamento si esprime in democrazia la parola è definitiva. Noi come Regione Liguria siamo tenuti a applicare una legge dello Stato, la Lorenzin, che il Governo ha dichiarato debba applicarsi nei sui aspetti definitivi dal 10 marzo".
Toti ha poi ricordato come la posizione della sua maggioranza sia orientata verso una forte operazione di informazione rispetto al tema dei vaccini, concretizzata una una fitta campagna informativa che fino ad ora avrebbe coperto "95% dei vaccinati per il morbillo e per l'esavalente".
"Oggi la legge viene applicata in modo molto semplice, attraverso l'anagrafe vaccinale le Asl devono comunicare ai provveditorati scolastici chi non è in regola, che così viene escluso dalle scuole - ha spiegato ancora Toti -. La certificazione di inadempienza rileva il tema delle sanzioni accessorie, non abbiamo ordinato alle Asl di fare le certificazioni di inadempienza in tempo brevissimo, oltre il danno sarebbe la beffa, abbiamo fatto l'unica cosa che potevamo fare: mettere a disposizione senza liste d'attesa, in modo continuativo, le Asl in modo, che chiunque voglia vaccinare suo figlio e la mattina dopo portalo a scuola, lo possa fare".