Politica - 27 febbraio 2019, 19:37

Lunardon e De Vincenzi: "Spiragli positivi dal vertice al Mise sulla vertenza Piaggio Aerospace"

I due esponenti del Partito Democratico: "Dopo le aperture del mise sulla vertenza Piaggio ci aspettiamo tempi stretti e impegni concreti fin dalla riunione delle commissioni difesa di domani"

Lunardon e De Vincenzi: "Spiragli positivi dal vertice al Mise sulla vertenza Piaggio Aerospace"

"Dopo mesi di silenzio e immobilismo, ieri finalmente spiragli positivi dal vertice al Mise sulla vertenza Piaggio Aerospace, spiragli che valutiamo per quello che sono: primi passi di un cammino ancora lungo", si legge in apertura di un comunicato stampa dedicato alla vertenza di Piaggio Aerospace firmato dai consiglieri regionali del Partito Democratico Giovanni Lunardon e Luigi De Vincenzi.

"Al centro del 'pacchetto' delle proposte governative, al vaglio domani delle commissioni congiunte Difesa di Camera e Senato, vi è la rimodulazione del finanziamento, originariamente previsto dal Governo Gentiloni di circa 766 mln per lo sviluppo del drone P2HH,  progetto che dopo la fuoriuscita del Fondo Mubadala è venuto meno - si legge ancora nel dosumento -. Le proposte del Governo prevedono l’impegno a intervenire con 250 mln per permettere il completamento della certificazione del P1HH e l'acquisto di 4 o 6 sistemi, per un numero massimo di 12 velivoli. Accanto a ciò è stata manifestata la disponibilità ad acquisire, da parte della Amministrazione della Difesa, un numero ancora imprecisato di velivoli civili P180, che impegnano soprattutto le maestranze della Laer H. Su questo punto, tuttavia, sarebbe stata opportuna una maggiore chiarezza e concretezza".

"Ci sono quindi spunti positivi ma i 'condizionali' sono ancora troppi ed è soprattutto il fattore tempo a preoccupare: se l'ok del Parlamento non arriva entro marzo, l'azienda non avrà gli strumenti per accedere alle linee di credito e, quindi, si aprirà un serio problema occupazionale, visto peraltro che gli stipendi dei lavoratori sono garantiti fino a marzo. Dopo aver tergiversato per mesi e mesi, ora i tempi sono strettissimi e si è giunti vicini alla scadenza del 'fuori tempo massimo' - concludono i consiglieri del Pd -. Una cortina di incertezza, invece, continua a riguardare il settore motoristico, sia per ciò che concerne la revisione che la produzione, settore su cui ancora non è stato detto nulla, nonostante sia un’attività capace di attrarre molte commesse e di garantire numerosi posti di lavoro. Ci aspettiamo che le proposte avanzate ieri dal Governo trovino concretezza nel passaggio in commissione domani e che l'iter parlamentare venga concluso positivamente nel più breve tempo possibile, senza indugiare oltre, visto che lo si è già fatto fin troppo. Ci aspettiamo, anche, una decisione positiva nel portare avanti in tempi brevi la disponibilità prospettata nei confronti del P 180, necessaria per far ripartire la linea produttiva del settore civile, attualmente ferma, e che tiene al palo soprattutto i lavoratori della Laer H. Vediamo domani se le promesse saranno mantenute e se dalle parole si passerà finalmente ai fatti".

Redazione


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